La Nuova Sardegna

Olbia

Funghi tossici, famiglia di Loiri in ospedale

Un nuovo caso in paese: quattro persone al Pronto soccorso. L’Asl: «Non affidatevi al fai da te»

31 ottobre 2015
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Una famiglia di quattro persone di Loiri Porto San Paolo è finita ieri in ospedale dopo aver mangiato un piatto di scaloppine ai funghi. Salgono così a cinque nell’arco di appena 24 ore i ricoverati per avvelenamento dopo il caso del trentenne, sempre di Loiri, soccorso due giorni fa. La Asl di Olbia quindi, alla luce di quanto accaduto, ha rivolto un appello alla popolazione per una maggiore attenzione nel consumo dei funghi: «Non affidatevi al fai da te, prima del consumo chiedete la consulenza degli specialisti della Asl». Infatti l’azienda sanitaria locale ha attivato, come ogni anno in questo periodo, il servizio a cui rivolgersi per poter avere un parere immediato sulla commestibilità dei funghi appena raccolti

Marito e moglie cinquantacinquenni, con due nipoti 13enni, sono stati portati al Pronto soccorso dell'ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, poche ore dopo aver consumato i funghi raccolti nelle campagne di Loiri. Tutti e quattro hanno lamentato sintomi a carico dell'apparato gastrointestinale, come vomito irrefrenabile, dolori addominali violenti e diarrea.

I medici dell’ospedale olbiese hanno accertato che l'intossicazione è stata causata dall'ingestione di un fungo velenoso a breve latenza, l'Entoloma Sinuatum, che se non trattato clinicamente può comportare anche dei danni seri a livello del fegato.

Al momento i due tredicenni si trovano ricoverati, in osservazione, nel reparto di Pediatria e le loro condizioni sono comunque stazionarie. La donna è in osservazione mentre il marito, che ha lamentato i sintomi minori, ha rifiutato il ricovero ed è tornato a casa. Tutti e quattro i pazienti verranno comunque sottoposti ad ulteriori accertamenti per stabilire l’esatta situazione disalute.

L'Asl di Òlbia ha sollecitato la popolazione ad utilizzare il servizio gratuito istituito negli ambulatori di Olbia e Tempio Pausania dove micologi garantiscono una attività di prevenzione, controllo e certificazione di commestibilità dei funghi. L’unico modo, per gli appassionati raccoglitori di funghi, di sedersi a tavola e gustare i prelibati ovuli e porcini senza alcuna paura.

In Primo Piano
L’incidente

Siena, il fantino sardo Andrea Chessa cade durante una corsa: è grave

Sardegna

La giunta regionale blocca i nuovi impianti di energie rinnovabili, Alessandra Todde: «Stop al far west e alle speculazioni»

Le nostre iniziative