La Nuova Sardegna

Olbia

La Gallura alza la testa: mai più in serie B

di Dario Budroni
La Gallura alza la testa: mai più in serie B

Riassetto degli enti locali, sindaci e consiglieri regionali d’accordo: asse comune con Sassari, ma l’autonomia non si tocca

04 dicembre 2015
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OLBIA. Cambiano le facce ma la sostanza è la stessa. Il nord Sardegna pretende pari dignità per non diventare un territorio di serie B. E ieri lo si è capito ancora una volta. La Camera di commercio del nord Sardegna ha infatti riunito sindaci, consiglieri regionali, imprese, associazioni e sindacati per fare il punto della situazione sulla riforma degli enti locali. Presenti innanzitutto i sindaci di Olbia e Sassari, Gianni Giovannelli e Nicola Sanna, in questi giorni impegnati in una serie di incontri con il governatore Francesco Pigliaru. A Cagliari, comunque, si è appena aperto uno spiraglio. Pigliaru ha infatti proposto la rete delle «città medie», cioè uno status simile a quello metropolitano, sia per Olbia che per Sassari. Ma i due territori non scenderanno a compromessi.

I due sindaci. Lavorano insieme, combattono il «cagliaricentrismo», ma pensano a un futuro autonomo. I sindaci di Olbia e Sassari saranno a Cagliari anche questa mattina. «Vogliamo la stessa dignità di altri territori e non un impianto che privilegia soltanto il sud – ha detto Giovannelli -. Pigliaru ci ha rassicurato, spero che sia così. Analizzeremo tutto. Non daremo mandato politico per sostenere una legge che affosserà la Sardegna». Giovannelli ha poi aggiunto: «Ma non si azzardino a riannetterci a Sassari». Il sindaco di Olbia ha anche parlato di soldi. Lui pretende un riconoscimento che permetta alla Gallura di accedere ai grandi finanziamenti. Molto apprezzata la presenza del sindaco di Sassari. «A Cagliari si è aperta una breccia di ragionamento. Noi comunque vogliamo che a tutti i territori venga consegnata la stessa cassetta degli attrezzi – ha detto Nicola Sanna -. Vogliamo gli stessi poteri e le stesse risorse di una città metropolitana».

I consiglieri. Presenti anche i tre consiglieri regionali della Gallura. Giuseppe Meloni (Pd) in commissione ha già votato no alla riforma presentata dalla sua maggioranza: «La novità è che ora ci sono delle aperture. Comunque lo ribadisco, rivendichiamo la nostra autonomia. Ma non per andare contro Sassari. Anzi, servono due blocchi per poi andare uniti a bilanciare il potere cagliaritano». Parla chiaro pure il forzista Giuseppe Fasolino: «Si sta cercando di affossare un territorio per creare economia altrove. Possiamo fare sistema con Sassari, ma preservando la nostra autonomia». Sulla stessa linea Pierfranco Zanchetta , consigliere Upc: «Dobbiamo essere propositivi, far emergere le voci del territorio e non un’opposizione senza effetti. Abbiamo i numeri per farlo».

Voci dal territorio. Il dibattito è stato aperto da Massimo Putzu, olbiese, vicepresidente della Camera di commercio: «Avere qui i sindaci di Olbia e Sassari è quasi storico. Comunque non vorrei che le soluzioni che si stanno promettendo siano dei contentini. Sicuramente non vogliamo tornare nelle condizioni della vecchia provincia di Sassari, con la Gallura in serie B». Presente anche Gavino Sini, sassarese, presidente della Camera di commercio: «Chiediamo pari opportunità, una forma che ci permetta di giocare in prima battuta. Se meritiamo la laurea non possono darci un diploma».

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