La Nuova Sardegna

Olbia

Caprera, no al risarcimento

Caprera, no al risarcimento

La vertenza del ponte. La ditta che lavorò nel ’95 contro il Comune: il giudice respinge la richiesta

25 gennaio 2016
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LA MADDALENA. Arriva dopo 12 anni la sentenza di primo grado del procedimento civile che vedeva contrapposti il Comune (difeso dall’avvocato Gian Comita Ragnedda) e la società Cantiere Costruzioni cemento spa, vincitrice dell’appalto per realizzare il nuovo ponte di Caprera. Secondo il giudice civile Carlo Barile le richieste di risarcimento della impresa per oltre 2 milioni di euro non possono essere accolte. La ditta chiedeva la risoluzione del contratto per grave inadempimento della stazione appaltante. Ma nemmeno il Comune ha diritto a un solo euro.

La lunga vicenda giudiziaria comincia nel 1995. Nel maggio di quell’anno il Comune bandisce la gara di appalto per realizzare il nuovo ponte. Vince la Ccc, Cantiere costruzioni cemento che stipula il contratto nell’ottobre dello stesso anno. 300 i giorni di tempo indicati per completare l’opera, un ponte mobile, che si apra per consentire il passaggio delle imbarcazioni alberate o grossi natanti. A partire dalla consegna del cantiere, avvenuto a novembre. Un mese dopo la Ccc solleva delle questioni preliminari. Per realizzare l’opera in sicurezza è necessario spostare la condotta idrica del Comune, la linea Enel, quella elettrica dell’Arsenale militare, quella della Telecom. La ditta chiede la sospensione dei termini contrattuali. Il Comune inizialmente nega lo stand by, per poi accordarlo, vista l’esigenza di una variante al progetto che consenta lo svolgimento dei lavori in sicurezza. Nel 1998 il Comune delibera di modificare completamente il progetto appaltato. Il ponte mobile tornerà a essere fisso. Impresa e Comune concordano i nuovi costi per il consolidamento delle spalle del ponte. Lavori che, per la ditta, sono estranei al contratto e che intende eseguire solo per ragioni di sicurezza. Segue una fitta corrispondenza per questioni finanziarie fino al 2000, quando la Ccc si rivolge al giudice civile.

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