La Nuova Sardegna

Olbia

Povertà in aumento, la Caritas in campo

Posata la prima pietra della Cittadella della carità: darà assistenza di ogni tipo a chi ha bisogno

31 gennaio 2016
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OLBIA. «Sarà la casa di chi viene a bussare, non d’altri». Una casa per chi soffre, qualunque sia la sua sofferenza. Economica, psicologica, morale. Una casa per battere la povertà, le vecchie e nuove povertà che aumentano a Olbia, un tempo terra felice, ultimamente molto meno.

Con queste parole il vescovo di Tempio, Sebastiano Sanguinetti, ieri mattina ha posato la prima pietra della Cittadella della Carità, che nascerà accanto alla chiesa di san Michele (apertura a febbraio), nella zona del nuovo ospedale. Una struttura voluta dalla Caritas, in primis da suor Luigia Leoni, l’instacabile donna al servizio degli ultimi. E dalla Caritas nazionale finanziata: 400 mila euro concessi dal direttore, un sardo di Chiaramonti, Franceso Soddu, anche lui presente al primo atto della struttura. Altri 100 mila euro sono arrivati dalla Diocesi di Tempio.

«Ecco come vengono usati i soldi dell’8xmille - ha detto Sanguinetti -: tutto quello che la Chiesa riceve, lo usa per i fedeli». La struttura sorge a fianco della chiesa di San Michele, ed è stata progettata dagli architetti Enzo Satta e Venditti, e costruita dall’impresa Santoni di Nuoro; tutti i professionisti sono stati ringraziati dal vescovo.

Nel primo lotto troveranno posto gli uffici destinati al centro d’ascolto, e gli sportelli psicologico e per i microfinanziamenti. Quando arriveranno altri soldi, sempre dalla Caritas e dalla Diocesi (o dalle offerte), si costruirà un secondo lotto, in cui troverà spazio la bottega della carità: alimenti e vestiti (oggi disponibili nel centro di via Damiano Chiesa a Olbia) per chi ha bisogno.

Monsignor Sanguinetti ha ammesso che l’idea di costruire la Cittadella della Carità è nata dopo la prima alluvione, quella del 2013, e che quell’impegno straordinario della Caritas ha fatto capire che anche a Olbia c’era molto sofferenza, anche se nascosta.

«Questa costruzione vuole essere una risposta a quel disagio» ha detto monsignor Soddu, citando un passaggio del Vangelo in cui Gesù si chiede: “Dov’è tuo fratello?”. Eccolo, è qui, la risposta della Caritas, con un applauso forte dei presenti (una trentina) quando il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, ha citato suor Luigia. Che, come sempre, ha preferito non dire nulla: per lei, parlano i fatti.

E proprio Giovannelli, dopo aver ricordato che i terreni in cui sorgono la chiesa e ora la Cittadella della Carità sono stati ceduti dall’amministrazione comunale gratuitamente, ha elogiato il ruolo dell’associazionismo di Olbia. «Sono soddisfatto di quello che ha sempre fatto, ancora di più dopo le due alluvioni».

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