La Nuova Sardegna

Olbia

Mucche in passerella neanche 2mila euro per una “limousine”

di Dario Budroni
Mucche in passerella neanche 2mila euro per una “limousine”

Molta curiosità a Rudalza per la prima asta in Sardegna Cento allevatori all’iniziativa dell’Agrozootecnica Gallura

21 febbraio 2016
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. La stalla diventa una passerella. Mucche e torelli sfilano uno alla volta davanti agli occhi dei potenziali acquirenti. Qualche allevatore sconfigge la timidezza, alza la mano e rilancia l’offerta. E alla fine riuscirà a tornare a casa con una vitella sul groppone. Ieri mattina, nelle campagne di Rudalza, è andata in scena la prima asta aziendale di bovini di razza limousine in Sardegna. Quella delle aste è infatti una tradizione molto diffusa in Europa, in Francia soprattutto, ma sicuramente non nell’isola.

Gran pienone. L’asta, organizzata dall’associazione Agrozootecnica Gallura, si è svolta nell’azienda di Piero Azara. Per l’occasione si sono presentati più di cento allevatori da tutta la Sardegna, chi per partecipare all’asta e chi per curiosità. Erano 11 i capi dal manto rossastro, di proprietà di sei allevatori galluresi, a disposizione delle alzate di mano. Ma soltanto 3 hanno trovato un nuovo padrone. Tutte femmine, di un anno circa: la prima è stata venduta a 1800 euro, la seconda a 1750 e la terza a 1550. Non finiranno al macello ma saranno utilizzate per la riproduzione. «Per fortuna è arrivata tanta gente, sono soddisfatto. Per questo ci tengo a ringraziare tutti – commenta Piero Azara, padrone di casa e presidente di Agrozootecnica –. L’asta è stata una novità in assoluto e sicuramente ne organizzeremo altre. L’obiettivo era quello di smuovere le acque proponendo un qualcosa di nuovo».

Allevatori timidi. I partecipanti erano tanti. Ma sono apparsi un pochino timidi, poco propensi ad alzare la mano per lanciare la lanciare offerta. E non per una questione di portafoglio. «Questa asta è stata la prima in Sardegna. Gli allevatori sono abituati a trattare privatamente, non davanti a tutti e tramite alzata di mano – spiega Piero Azara, tra l’altro il primo sardo a importare le limousine nel lontano 1976 –. Quindi penso che sia normale, è una questione di abitudine. Sicuramente la prossima volta i partecipanti saranno più propositivi». Anche per questo motivo sono state vendute soltanto 3 vitelle. Alcuni allevatori, invece, hanno preferito farsi avanti direttamente ad asta terminata, lontano dai clamori delle alzate di mano.

Il blitz

Sassari, controlli dei Nas in tutta l’isola: sequestrati 855 chili di uova e colombe di Pasqua scadute o conservate tra i topi

Le nostre iniziative