Mega discarica: caccia agli incivili
Sopralluogo della polizia locale a Conca Onica, vicino al campo nomadi
OLBIA. Un chilometro di degrado. Vicino al campo nomadi, in località Conca Onica, c’è una strada che arriva fino al sottopasso della 131 dcn, da tempo trasformata in una mega discarica. Un tripudio di rifiuti di ogni genere, compresi quelli speciali e pericolosi, costellano indecorosamente la via, isolata e buia, e per questo, sito prediletto da chi vuole disfarsi di ciò che non serve più. Rifiuti in gran parte riconducibili alle famiglie Rom che vivono nel campo nomadi, a pochi metri da via Conca Onica, ma non solo a loro. Un’area particolarmente esposta a reati ambientali. Meta di diversi sopralluoghi da parte della polizia locale che negli ultimi anni, soprattutto nell’attiguo campo rom, ha rilevato numerosi illeciti sfociati in 16 denunce per deposito incontrollato di rifiuti, 13 per invasione di terreno comunale, sanzioni e anche espulsioni nei confronti dei cittadini Rom.
Ieri, a Conda Onica, c’è stato un nuovo sopralluogo degli agenti della polizia locale, guidati dal responsabile del settore ambiente, Sabrina Pitzalis, che hanno mappato la mega discarica. Un viaggio nell’incredibile. Tra pezzi di auto e imbarcazioni, materiale elettronico, pannelli fotovoltaici, centinaia di fogli di carta catramata, cartongesso, per proseguire con abbigliamento, materassi, migliaia di grucce per abiti, elettrodomestici, cumuli di rifiuti bruciati e per finire, nascosto nel sottopasso, un pulmino a suo tempo dato alle fiamme. «La situazione è ulteriormente degenerata, occorre un intervento incisivo», spiega il comandante della polizia locale Gianni Serra, impegnato con i suoi uomini nell’attività investigativa volta a individuare i responsabili di tale degrado. Non è escluso che il sopralluogo di ieri, prosegua con ulteriori controlli e approfondimenti estesi a tutta l’area. Un sito già segnalato due anni fa al settore Ambiente e Tecnico del Comune da parte della stessa polizia locale che chiedeva lo sbarramento della strada per impedire l’ulteriore deposito incontrollato di rifiuti. La bonifica ora, però, sembra essere non più rinviabile, nonostante il salatissimo costo stimato di 200mila euro. Si prospetta infatti l’acquisizione dell’area da parte dell’Anas per lavori relativi alla nuova 4 corsie. (t.s.)