La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, in bilico il polo universitario: finanziamenti da salvare

di Enrico Gaviano
Studenti nella sede della facoltà di economia del turismo all'aeroporto
Studenti nella sede della facoltà di economia del turismo all'aeroporto

I pochi spiccioli erogati dalla Regione alla sede gemmata potrebbero essere ridotti
 

28 febbraio 2016
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OLBIA. Il ventilato taglio dei fondi destinato alle università decentrate di Olbia, Oristano e Nuoro, per recuperare qualche spicciolo per quella di architettura di Alghero, colpisce profondamente. I sindaci dei tre comuni interessati hanno sottoscritto una lettera alla Regione per sottolineare che la decisione «non è concepibile perché in questa maniera si andrebbe a compromettere, esponendola ad alto rischio, l’esistenza dei tre poli decentrati e l’offerta formativa e di ricerca che si è andata sviluppando negli anni nei nostri territori». La verità è che l’eventuale taglio, sarebbe l’ennesimo attentato contro i centri minori che, in una situazione di generale depressione economica, combattono a denti stretti per poter sopravvivere. Parliamo di cifre, intanto. Olbia già soffre rispetto agli altri due poli perché, su un totale di 5 milioni e 640 mila euro stanziati per quest’anno dalla Regione, al polo di formazione che ha sede attualmente all’aeroporto Costa Smeralda, e che è dedicato a creare manager del turismo, ha avuto attraverso l’università di Sassari di cui è una gemmazione, 640mila euro. Pochi spiccioi, forse, ma che servono per tenere in piedi questa formidabile opportunità per i giovani sardi, in un territorio a forte vocazione turistica. L’assessore al turismo Morandi, che è stato preside della facoltà a Olbia, recentemente ha commentato il fatto che i fondi fossero comunque limitati dicendo che «pochi o molti, i fondi servono comunque. E’ importante che ci sia una programmazione che possa dare degli indicatori certi per stabilire le necessità del polo universitario». Sì, perché ora i soldi arrivano a fine attività, a copiare dei costi. Ma l’annunciato taglio sembra poter essere una specie di bomba a orologeria che possa far saltare il banco. Farebbe veramente rabbia. Ancor di più se si pensa che il comune di Olbia in questi anni si è impegnata per trovare una nuova sede all’università, per toglierla dall’eremo dell’aeroporto e portarla in centro. La sede ora è stata trovata: l’ex palazzo della finanza e che formerebbe un compendio con l’edificio dell’Expo. Studenti universitari in centro? Una boccata d’ossigeno per Olbia. Un motivo in più per far riflettere la Regione: non tagliate quei fondi.

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