La Nuova Sardegna

Olbia

Porto San Paolo, meno ambulanti in spiaggia le autorizzazioni saranno nove

di Tiziana Simula
Ambulanti in spiaggia
Ambulanti in spiaggia

Nuova disciplina per il commercio: il Comune dice stop alla vendita selvaggia Il provvedimento assunto dal Consiglio mira a tutelare la quiete dei bagnanti

02 marzo 2016
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LOIRI PORTO SAN PAOLO. Potrà farsi la pennichella in santa pace sotto il sole cocente chi, la prossima estate, distenderà il suo asciugamano sulla sabbia candida di Porto Taverna e Porto San Paolo. A difendere la quiete del bagnante dall’assalto dei venditori ambulanti, ci penserà il Comune. Che ha deciso di mettere ordine nella vendita selvaggia in spiaggia, tra cocco bello e chincaglierie varie, consentendo la vendita itinerante solo a pochi e regolari venditori: sette a Porto Taverna, due nell’arenile di Porto San Paolo. L’intento dell’amministrazione comunale è quello di conciliare due esigenze sacrosante: quella del bagnante a non essere continuamente disturbato, e quella dell’ambulante che potrà continuare a esercitare la sua attività, ma in numero ridotto e non indiscriminato com’è stato finora, e nel rispetto di precise regole. Un’impresa certamente non facile. Ma il Comune ci scommette. Sollecitato a mettere mano al problema dalle continue lamentele degli utenti delle spiagge: bagnanti, ma anche concessionari balneari e chi sull’arenile offre servizi.

Il regolamento. A dettare le nuove disposizioni sarà un apposito Regolamento che si rifà all’articolo 68 del codice della navigazione sul commercio itinerante nelle aree pubbliche del demanio marittimo, nuovo comandamento per le spiagge di Porto Taverna e Porto San Paolo, approvato l’altro ieri sera in consiglio comunale con i voti della maggioranza. Una novità per la Gallura. Una sorta di sperimentazione, a cui hanno lavorato per oltre un anno, insieme al sindaco Giuseppe Meloni, l’assessore al Turismo e Commercio Lorenzo Piras e gli uffici del settore commercio diretti da Gabriele Pasella. «Abbiamo riscontrato una forte necessità di mettere ordine in quella che ormai era diventata una vendita selvaggia in spiaggia – spiega il sindaco Giuseppe Meloni – Una situazione che stava diventando pesante, con un numero eccessivo di venditori, motivo di lamentele da parte dei bagnanti, in alcune giornate letteralmente presi d’assalto. Non voglio certamente fare il sindaco sceriffo, ma non si poteva continuare a stare nell’incertezza. Ora ci sono delle regole a vantaggio dell’ambiente, della quiete del prossimo e degli stessi venditori regolari».

Nove autorizzazioni. Chi vorrà vendere la sua merce dovrà partecipare a un bando che gli uffici predisporranno a breve. «Il bando prevede dei requisiti ai quali verranno assegnati dei punteggi – spiega l’assessore Lorenzo Piras – Verrà stilata una graduatoria. E solo i primi nove avranno l’autorizzazione da parte del Comune per poter vendere nelle nostre spiagge: sette a Porto Taverna (5 non alimentari e due alimentari), e due a Porto San Paolo (entrambi non alimentari). Gli operatori autorizzati dovranno attenersi al Regolamento. Che fissa una serie di regole per la buona convivenza con i bagnanti. La vigilanza sul rispetto del Regolamento sarà affidata alle esigue forze della polizia locale, «ma – conclude il sindaco – confidiamo nella collaborazione della Capitaneria di porto».

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