Via libera al baratto amministrativo
Approvato il regolamento: i cittadini in difficoltà potranno fornire servizi di pubblica utilità e vedersi ridotti o estinti i tributi
OLBIA. Pagare i debiti con il Comune attraverso il lavoro. E quanto si propone il baratto amministrativo, il cui regolamento è stato approvato nei giorni scorsi dal consiglio comunale di Olbia. Un provvedimento fortemente voluto dall’amministrazione condotta da Gianni Giovannelli e che va incontro a chi provvisoriamente non ha i denari per pagare i tributi e dunque può estinguere un debito offrendo in cambio un contributo di pubblica utilità: attività di pulizia delle aree verdi, di manutenzione o interventi di decoro. Il "baratto amministrativo è previsto da una legge approvata dal parlamento nel 2014 e prevede appunto la possibilità per i comuni di deliberare riduzioni o esenzioni di tributi a fronte di interventi per la riqualificazione del territorio da parte di cittadini singoli o associati. L’iter seguito dal comune di Olbia è stato quello di approvare la delibera di giunta con l'indirizzo politico, quindi è stata la volta degli uffici comunali che hanno redatto il regolamento per disciplinare l'intervento.
Una iniziativa salutata da Giovannelli con grande soddisfazione. «Favoriamo i contribuenti in difficoltà – dice il sindaco e allo stesso tempo diamo al nostro Comune la possibilità di usufruire di forza lavoro in un periodo in cui le risorse finanziarie non permettono assunzioni».
Molto soddisfatto anche l’assessore al bilancio Ninni Chessa. «Riteniamo questo importante provvedimento – dice l’esponente della giunta comunale – un forte segnale di attenzione e una opportunità per i nostri concittadini che và incontro alle molte difficoltà legate al perdurare della forte crisi economica e sociale».
Poi Ninni Chessa entra nello specifico. «La disposizione esaminata e approvata in consiglio – ricorda – prevede che i comuni possano definire, in relazione ad un determinato ambito del proprio territorio, criteri e condizioni per la realizzazione da parte di cittadini, singoli o associati, di interventi di valorizzazione del territorio urbano od extraurbano».
Il risultato finale è che si può arrivare a non pagare un tributo dovuto, o almeno a vederne ridotto fortemente l’importo. « L'ente locale può deliberare la concessione di una riduzione ovvero di un'esenzione di tributi locali. L'esenzione – sottolinea Ninni Chessa – in ogni caso è concessa per un periodo di tempo limitato, per specifici tributi e per attività individuate dai comuni». Per concludere Chessa sottolinea che «questo provvedimento consente di collegare la delibera di agevolazione al tributo di riferimento (IMU, Tasi, Tari, Cosap...) anche se in apparenza non direttamente ricollegabile al tipo di attività posta in essere per ottenere l’agevolazione stessa».