La Nuova Sardegna

Olbia

Amministrazione compatta contro Varello

Amministrazione compatta contro Varello

Palau. Sindaco, assessori e consiglieri respingono le accuse: «È lui che ha rotto il patto con gli elettori»

28 aprile 2016
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PALAU.

Sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza respingono le accuse mosse dall'ex assessore Claudio Varello. «La giunta Pala è solida e non ha affatto tradito Palau, come invece sostiene - dichiarano in una nota -. È lui che anziché fare il gioco di squadra è rimasto prima in panchina e poi ha rotto il patto con gli elettori, restituendo il 4 marzo le deleghe ai servizi sociali e relazioni col cittadino "per sopravvenuti motivi personali"».

« In questa occasione – proseguono – avrebbe potuto manifestare pubblicamente le sue reali motivazioni. Invece, lo ha fatto apertamente a mezzo stampa solo il 21 aprile, cioè 45 giorni dopo aver rimesso le deleghe. Come mai? Perché, inoltre, ha protocollato il 29 marzo, questa volta in busta chiusa, la lettera di dimissioni da assessore, con motivazioni squisitamente politiche, indirizzata in forma privata al sindaco Francesco Pala?»

Lettera che, in nome della trasparenza, il primo cittadino afferma che avrebbe resa pubblica al primo consiglio comunale utile per un dibattito approfondito con tutti i consiglieri. Il sindaco, Francesco Pala, gli assessori Roberto Fresi, Paola Pala, Maria Piera Pes e i consiglieri di maggioranza Mauro Aresu, Claudio Cudoni, Fiorella Fraccarollo, Alessandro Occhioni, Rachele Sanna, Moreno Serra, sottolineano che Varello, dall'insediamento e sino al 29 marzo, su 142 riunioni di giunta è stato assente 19 volte, 6 consecutive: dal 10 al 24 marzo scorsi, cioè da quando aveva già restituito le deleghe ai servizi sociali. «Quindi ha condiviso, eccome, l'operato della giunta Pala - affermano -, che ha sempre agito negli interessi collettivi e non a vantaggio di pochi, come sostiene». Spiegano inoltre che Varello aveva partecipato anche a due riunioni di giunta «dopo che l'operatrice sociale, sollecitata dal sindaco e dagli assessori, con una mail sottolineava la gravità della situazione ereditata dal nuovo responsabile del settore e indicava le attività urgenti da compiere per evitare l'interruzione di alcuni servizi».

«Ebbene, siamo stati noi – puntualizzano gli amministratori – a chiedere a Varello cosa intendesse fare, visto che per tre anni aveva seguito il settore senza mai evidenziare le criticità. Per tutta risposta è rimasto in silenzio: ha restituito prima le deleghe per poi dimettersi 25 giorni dopo. A dimostrazione che aveva condiviso le scelte sino a poco tempo fa, è sufficiente rileggere quanto dichiarato da Varello alla stampa lo scorso 16 febbraio: si diceva soddisfatto – ricordano infine – degli interventi programmati per il sociale nel 2016, per l'incremento dei fondi e per l'istituzione di nuovi servizi». (red.ol)

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