La Nuova Sardegna

Olbia

Obia, per i parcheggi di piazza Mercato servono altri 400mila euro

Serena Lullia
Obia, per i parcheggi di piazza Mercato servono altri 400mila euro

I soldi sono necessari per la certificazione di prevenzione incendi. L'opera è inserita nel Piano delle valorizzazioni approvato dal Consiglio con il bilancio

11 maggio 2016
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OLBIA. Parcheggi milionari. Serviranno altri 400mila euro perché l’area parking sotto piazza Mercato ottenga il certificato di prevenzione incendi. Condizione imprescindibile perché la struttura sia messa in funzione. È scritto nero su bianco nel Piano delle valorizzazioni dei beni immobili comunali allegato al bilancio.

Non solo piazza Mercato. Il Comune inserisce altri gioielli nella lista. Tra questi il teatro di lusso che nessuno vuole. Il Michelucci. La legislatura Giovannelli si conclude senza che l’incompiuta venga affidata. Falliti tutti i tentativi di individuare un gestore. L’ultimo tentativo risale al 2013. Il settore tecnico aveva avviato una indagine di mercato per indire una gara a inviti per affidare il complesso teatrale. Un teatro per 1600 spettatori; una torre da 150 metri quadrati; un laboratorio teatrale di 450 metri quadri; un centro di documentazione di 580 metri quadri. Il bando andò deserto. E i tentativi portati avanti in questi anni non hanno portato a nulla.

Ex polveriera Fausto Noce. In questo caso si è ancora a una fase di studio. Sono in corso le analisi catastali, giuridico amministrative urbanistiche ed economiche. Elementi necessari per capire se l’immobile rientra nel patrimonio disponibile dell’ente ed è regolarmente accatastato. Tra gli altri beni da valorizzare, ma non viene indicato come, ci sono la vecchia dogana di Sa Testa e il palazzo dell’Expo in via delle Terme.

L’ex mattatoio. Le ultime notizie sulla riapertura dell’ex mattatoio, più volte annunciata come imminente, risalgono alla fine dello scorso anno. Allora era stata stipulata la convenzione tra la società Real For You Estate e il Comune. L’edificio è destinato a diventare uno spazio polivalente per attività espositive di arte contemporanea con sala letture, sala conferenze, sala musica.

Ex consorzio agrario. Tra i beni da alienare c’è invece l’ex Consorzio agrario di via Genova. È già stato fatto un appalto concorso per la progettazione di un edificio multifunzionale. Il gruppo di lavoro vincitore ha depositato il progetto definitivo che dovrà essere valutato dal settore Pianificazione e gestione del territorio. Nell’elenco anche le “Case minime” di via Roma. Potranno esercitare un diritto di opzione gli occupanti, secondo le modalità d vendita dei beni ex Iacp. Sempre da alienare l’ex ostello della gioventù che nessuno vuole. Costruito su un’area fangosa è difficile pensare che qualcuno voglia acquistarlo.

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