La Nuova Sardegna

Olbia

Sit-in di trenta lavoratori contro Federdistribuzione

Sit-in di trenta lavoratori contro Federdistribuzione

Lo sciopero organizzato dalla Filcams Cgil ottiene il 90 per cento delle adesioni La segretaria Pittalis: «No a un contratto al ribasso che penalizza i lavoratori»

29 maggio 2016
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OLBIA. Il primo sciopero dei lavoratori della grande distribuzione che fa capo a Federdistribuzione (Auchan, Limoni profumerie, Coin, Oviesse, Zara) e sostenuto dalla Filcams Cgil porta una trentina di lavoratori a incrociare le braccia. Un buon risultato, commentano dal sindacato, al fianco dei dipendenti nel chiedere a Federdistribuzione un trattamento contrattuale adeguato. Federdistribuzione si è infatti staccata da Confcommercio. Un divorzio che come conseguenza ha avuto la non applicazione del contratto del terziario firmato dall’associazione di categoria e il ritorno a quello del 2011. Il tentativo di mediazione con il sindacato è fallito quasi subito. Inaccettabili per la Filcams Cgil le richieste. «Federdidstribuzione vuole un contratto al ribasso – spiega Giusy Pittalis, segretaria territoriale –. Vuole abolire gli scatti di anzianità, allineare i contratti al guadagno dell’azienda, articolare l’orario settimanale sette giorni su sette coinvolgendo tutta la popolazione aziendale senza distinzione tra full-time e part-time. Anche l’aumento di 85 euro al quarto livello, concordato con Confcommercio, da Federdistribuzione non viene riconosciuto. Proposte che hanno gravi conseguenze sulla pelle dei lavoratori».

Lo sciopero che ieri ha visto coinvolti i negozi del centro commerciale si è svolto in contemporanea in tutta Italia. La vertenza nazionale è stata declinata in città con una trentina di lavoratori, che significa una adesione del 90%. «Ora vediamo i risultati dello sciopero a livello nazionale – conclude Pittalis –. Si dovrà valutare se ci sono le condizioni per aprire un nuovo tavolo di trattativa. A livello territoriale restano altre otto ore di sciopero da gestire».

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