La Nuova Sardegna

Olbia

La polemica

Meloni: la Regione ha le sue colpe

di Dario Budroni
Meloni: la Regione ha le sue colpe

L’ultimatum del consigliere gallurese: «Non sopporterò ancora»

21 giugno 2016
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OLBIA. Sempre più distante. Geograficamente e soprattutto politicamente. Giuseppe Meloni, consigliere regionale Pd e sindaco di Loiri, analizza il voto olbiese e sbandiera tutta la sua insofferenza. Se la prende con Cagliari, con la giunta Pigliaru, e lancia un ultimatum pesante: «O si cambia o non sosterrò più il presidente e la maggioranza». Giuseppe Meloni, dopo la sconfitta al fotofinish di Carlo Careddu, torna a ribellarsi contro la Regione. Anche stavolta la accusa di giocare un ruolo nocivo per Olbia e la Gallura e di conseguenza per il centrosinistra locale. Secondo il consigliere, che alle regionali del 2014 si era piazzato secondo nel Pd dietro Ganau, la linea della giunta Pigliaru avrebbe influito negativamente sul risultato olbiese.

«Complimenti a Settimo Nizzi per la bravura e l'astuzia con cui ha condotto la campagna elettorale – dice Meloni – e complimenti a Carlo, che è stato un grande condottiero ed è arrivato a un passo dalla vittoria in condizioni oggettivamente difficilissime». «Penso alle alluvioni e al Piano Mancini – precisa Meloni – all’immagine dell'amministrazione uscente, al ritorno sotto la provincia di Sassari, alla mancata proroga del Piano casa, alla sede dell'Autorità portuale e all'effetto della guerra di tutti contro Renzi». Temi molto sentiti a Olbia, dove in alcuni casi la Regione ci avrebbe messo più che uno zampino: «Molte di queste sono situazioni in cui è mancato il supporto della Regione o in cui ha giocato un ruolo pregiudizievole». Poi qualche esempio. «Pensiamo all'Autorità portuale - spiega Meloni -. Ci aspettavamo un segnale diverso che non è mai arrivato. A Olbia Carlo ha perso per pochi voti e una condotta differente da parte della giunta avrebbe sicuramente influito». Non è la prima volta che Meloni difende la Gallura andando contro la sua stessa maggioranza. Già lo scorso inverno aveva detto no alla riforma degli enti locali. «Se il referendum costituzionale non dovesse passare, ci ritroveremmo sempre sotto Sassari. È inaccettabile. Penso che sia il caso di aprire una vertenza Gallura perché abbiamo bisogno di attenzione». Quindi l'ultimatum a Pigliaru: «Non ho nessuna intenzione di continuare a supportare e sopportare una maggioranza di questo tipo. O si cambia davvero e subito, e si riconosce pari dignità a tutti i territori, o il presidente e la maggioranza non potranno più contare sul mio sostegno». Per questi motivi Meloni giudica eccezionale il risultato di Careddu. «Ha perso per pochissimi voti - conclude -. Negli ultimi 20 anni il centrosinistra non aveva mai ottenuto una percentuale così alta. Nel 2011 vincemmo sì le elezioni, ma con apporti del centrodestra. Carlo ha adesso una leadership importante».

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