La Nuova Sardegna

Olbia

La protesta dei migranti si ferma al porto

Partiti dal centro di accoglienza di Porto Pozzo 13 sudanesi sono arrivati all’Isola Bianca a notte fonda

22 giugno 2016
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OLBIA. Cinquanta chilometri a piedi. Da Porto Pozzo a Olbia. Hanno macinato chilometri dal pomeriggio fino a notte fonda, i tredici cittadini sudanesi che lunedì hanno abbandonato per protesta l’hotel della frazione di Santa Teresa, dov’erano stati accolti, insieme ad altri connazionali, dopo essere sbarcati in città giovedì scorso. In Sardegna non ci vogliono stare. Vogliono andare in Francia o in Germania. Così due giorni fa, è scoppiata la protesta. A Porto Pozzo, ma è accaduto lo stesso anche a Trinità D’Agultu, qualche giorno prima, con la stessa rivendicazione. Cartelli in mano, i tredici sudanesi ospitati a Porto Pozzo, si sono messi in marcia dal primo pomeriggio, arrivando all’Isola Bianca poco prima delle 11 di notte. Chilometri pesanti per i sudanesi, sempre scortati durante il tragitto dalla polizia, prima di Arzachena, poi, di Olbia. Una strada pericolosa, soprattutto di notte. I migranti sono arrivati al porto, con la speranza di potersi imbarcare. Cosa impossibile senza documenti in regola, quelli che attestano la loro condizione di rifugiato politico.

Così, una volta arrivati alla stazione marittima non hanno potuto fare altro che riposarsi e rifocillarsi. Niente di più.

Ad attenderli, c’era la protezione civile e un’ambulanza. Sfiniti dalla stanchezza, i tredici migranti hanno riposato un po’, mangiato e bevuto. Poi, sono andati via. E nessuno li ha più visti al porto.

La protesta a Porto Pozzo era cominciata in mattinata. Nove migranti avevano paralizzato per un’ora il traffico nella frazione. Poi, si erano sdraiati sull’asfalto, occupando per altre tre ore parte della carreggiata. In serata, i nove erano stati trasferiti in questura a Sassari. Il sit-in si era svolto a pochi passi dall’hotel che temporaneamente accoglie i cittadini stranieri richiedenti asilo politico, 118 in tutto. Erano stati trasferiti sei mesi fa dalla struttura di Cargeghe.

Altri tredici sudanesi, invece, avevano deciso di percorre la Olbia-Arzachena con dei cartelli di protesta con l’obiettivo di raggiungere l’Isola Bianca e imbarcarsi. (t.s.)

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