La Nuova Sardegna

Olbia

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Una vittoria firmata da Fasolino

Una vittoria firmata da Fasolino

«Il sondaggio ci ha indicato la strada, Nizzi era il candidato giusto»

22 giugno 2016
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OLBIA. Qualcuno lo ha definito lo spin-doctor di Settimo Nizzi. Ma Giuseppe Fasolino probabilmente non ama termini di questo tipo. Lui, il commissario gallurese di Forza Italia, che ha disegnato la campagna elettorale di Nizzi facendola diventare un capolavoro, non va d’accordo con formalismi o termini altisonanti. Parla diretto alla gente, è così che prima è diventato consigliere provinciale, quindi sindaco di Golfo Aranci, poi consigliere regionale a furor di popolo (gallurese). Ma nulla è paragonabile all’impresa di aver resuscitato letteralmente Settimo Nizzi e il “Nizzismo”, sino a una vittoria che sembrava impossibile solo un mese fa, e improbabile due settimane fa. Forza Italia è quasi sparita dalla cartina politica della Sardegna, ma a Olbia e in Gallura resiste, un fortino solido e nuovamente inespugnabile. L’impresa di riconquistare il palazzo umbertino è nata in maniera semplice. «Abbiamo fatto il sondaggio – ricorda Fasolino – ed è saltato fuori che Nizzi era l’unico, fra tutti i candidati possibili, ad abbassare fortemente la media di Cinquestelle, e a competere direttamente con il candidato del centrosinistra».

Un sondaggio che ha convinto Fasolino a indicare Nizzi candidato ufficiale del centrodestra. A quel punto si è scatenato il putiferio, perché un gruppo (Marco Piro, Marzio Altana, Michele Fiori, Giovanni Casalloni e Tiziano Pinna) hanno lasciato il gruppo in consiglio comunale fondando quello di Forza Olbia. «Questo sondaggio – hanno ripetuto a lungo – vale come l’oroscopo». Ma Fasolino ha deciso di andar dritto. «La mediazione sarebbe stata inutile – sottolinea il commissario azzurro –. Anzi avrebbe dato un’immagine di debolezza. Nizzi era il miglior candidato possibile. Dunque inutile perder tempo in riunioni e discussioni che avevano il sapore di vecchia politica».

Il commissario ha affiancato in tutto e per tutto Nizzi, consigliando la campagna pubblicitaria, gli interventi sui social network, e quel bagno d’umiltà in mezzo a piazze semivuote. «Anche il carattere di Nizzi è cambiato – sottolinea ancora Fasolino –. Via l’aggressività e spazio all’umiltà e al dialogo. Tutte cose che hanno avuto la loro importanza».

La conferma della bontà della campagna elettorale è arrivata il 19 giugno. «Un risultato – dice – costruito grazie a un gruppo, dapprima esiguo e poi sempre più coeso e affiatato, che ha creduto in lui. Dall'esito del sondaggio, sino all'elezione a sindaco, è stato fatto un grande lavoro di squadra che con umiltà e organizzazione ci ha premiato. Le urne hanno promosso un centrodestra quasi completamente nuovo che coniuga l'esperienza amministrativa di alcuni consiglieri con l'intraprendenza e la voglia di fare di un gruppo inedito e giovane sia politicamente che anagraficamente che, sono certo, saprà trasmettere il proprio dinamismo alla macchina amministrativa».

Un segnale, per Fasolino, è stato anche il discorso a caldo fatto da Nizzi ai suoi subito dopo l’elezione. «Ha ringraziato Carlo Careddu – ricorda il commissario azzurro – e ha strappato un applauso della gente per il suo avversario. Uno stile nuovo, che mi piace molto. Lui e gli altri della squadra di governo dimostreranno di essere più attenti ai problemi degli olbiesi e più propensi ad ascoltare le criticità in mezzo alla gente piuttosto che chiudersi nelle sedi dei partiti e in inutili settarismi». (en.g.)

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