La Nuova Sardegna

Olbia

Esami di maturità: paesaggio e confini sono i temi preferiti

di Dario Budroni
Esami di maturità: paesaggio e confini sono i temi preferiti

Gli studenti olbiesi divisi tra il saggio breve e l’attualità Una notte insonne, poi il sollievo: «Tracce prevedibili»

23 giugno 2016
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OLBIA. Escono col contagocce. Imbracciano un dizionario, sembrano un pochino frastornati, accendono il cellulare per avvisare che tutto è filato liscio. Quello con il tema è forse l'appuntamento meno temuto dagli studenti, ma rimane sempre la prima prova del loro esame di maturità. Centinaia di ragazzi olbiesi ieri si sono seduti sui banchi e hanno letto le tracce selezionate dal ministero. E stavolta non sono rimasti troppo delusi. Per l'analisi del testo, come tanti si aspettavano, per esempio è uscito Umberto Eco. Poi il concetto di confine per il tema di attualità. Mentre per il saggio breve, che resta il preferito dai ragazzi, quattro argomenti: rapporto padre-figlio, sviluppo e Pil, il valore del paesaggio e l'uomo nello spazio. Infine il tema storico sul suffragio universale.

Sonia Porcheddu, che studia al classico-linguistico, per esempio ha optato per il saggio breve. «Ho scelto quello sul paesaggio - racconta -. Ho preso spunto dalle informazioni della traccia e ho parlato della salvaguardia del nostro patrimonio». La studentessa del Gramsci ha dormito pochissimo. La notte prima degli esami di sicuro non la dimenticherà mai. «Avevo un po' di ansia, non si vede?», sorride. Anche Paolo Malu ha scelto il saggio breve, però ha preferito parlare delle contraddizioni legate al Pil. «Ho fatto riferimento al concetto della gabbia di Weber e a Marx - spiega -. Poi ho cambiato l'acronimo e da Pil è diventato Pial: prodotto intento a lacerarti». Federica Degortes, invece, ha scelto il tema di attualità e ha parlato di confini. «Mi sono collegata all'immigrazione - racconta -. Oggi è difficile superare molti confini senza rischiare di morire». Fuori dal cancello del liceo scientifico Mossa ci sono invece due amiche: Giulia Mariani e Federica Mele. La prima ha scelto il saggio sul paesaggio: «Ero tesa ma alla fine sono riuscita a finire il tema con tranquillità». Federica, invece, ha puntato tutto su Umberto Eco. Si aspettava una traccia del genere, vista le recente scomparsa dello scrittore. «Ho analizzato un suo testo. Sì, Eco me lo aspettavo. Ma in linea generale le tracce erano abbastanza fattibili». E poi c'è Claudio Ghisu. Pure lui ha parlato di confini. «Ho fatto alcuni collegamenti con Svevo e Seneca - spiega -. Immaginavo che sarebbe uscita questa traccia, è un argomento molto attuale». Sulla scala d'ingresso del tecnico Panedda ci sono tre ragazze che parlano tra loro. Gaia Meloni ha preferito il saggio sul paesaggio: «È un patrimonio da salvaguardare. Comunque me lo aspettavo più difficile, le simulazioni fatte durante l'anno erano più complicate». Stessa traccia per Alessia Bua: «Non ero troppo tesa, lo sarò molto di più per le altre prove». Pure Eleonora Isoni ha optato per il saggio breve e ha parlato del rapporto padre-figlio. «Ho riportato gli esempi di Saba e Kafka - dice -. Le tracce non erano male, però ci aspettavamo anche altri argomenti, per esempio l'Isis».

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