La Nuova Sardegna

Olbia

“La Fenice” ora è in liquidazione volontaria

Nuova fase per la coop che gestisce la Rsa Sole di Gallura. Una multinazionale interessata all’acquisto

13 luglio 2016
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OLBIA. Messa in liquidazione volontaria. La cooperativa La Fenice, che gestisce la Rsa Sole di Gallura di Olbia, da lunedì sera ha aperto una nuova fase delle sue turbolente vicende. L’assemblea dei soci ha approvato il bilancio, che presenta uno stato debitorio rilevante, con la decisione di procedere alla messa in liquidazione volontaria della cooperativa. Una prossima assemblea, davanti a un notaio, dovrà individuare la figura del commissario liquidatore, che avrà l’impegno di gestire l’ordinario e possibilmente trovare un acquirente. L’ipotesi che circola nei corridoi della Rsa sarebbe quella dell’esistenza di una multinazionale interessata a rilevare il servizio, che avrebbe la solidità patrimoniale per ripianare i debiti. Al momento i vertici della coop non confermano né smentiscono la notizia. La presidente Edi Pisu ieri sera non era raggiungibile. Davanti a questi rumors resta comunque il problema degli stipendi arretrati per i dipendenti. L’azienda ha pagato le due mensilità di novembre e dicembre 2015, ma restano i primi 6 mesi del 2016 più la tredicesima. Per venerdì è stato convocato un incontro negli uffici della Asl 2, nel quale il commissario straordinario Paolo Tecleme, vedrà i vertici della cooperativa insieme ai sindacati. Sul tavolo il piano di rientro promesso dalla Fenice e una ricognizione, chiesta dalla Cgil, sullo stato debitorio della cooperativa. «Pretendiamo ci venga fornita tutta la documentazione, dopo la nostra richiesta di attivare una procedura di infrazione nei confronti della Fenice per gli stipendi non pagati - spiega Luisella Maccioni, segretario della Cgil Funzione pubblica -. Nessuno ci ha mai fatto un nome su chi potrebbe subentrare, se non che garantirebbe anche altri servizi oltre quelli in Rsa. Ma i debiti chi li ripiana? Chi paga gli stipendi?». Il rapporto economico tra Asl e La Fenice non può non tener conto della situazione debitoria nei confronti dei lavoratori. Per questo la Asl aveva deciso di congelare il pagamento di 4 mensilità (gennaio, febbraio, marzo e aprile), in attesa di verificare il pagamento degli stipendi, salvo poi sbloccarne due. Ora si attendono nuovi verdetti. (g.m.)

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