La Nuova Sardegna

Olbia

Dirigenti, lo stop della giunta: niente spostamenti ad altri enti

di Giandomenico Mele

Una direttiva del Comune impedisce l’assegnazione temporanea di personale di qualifica alta «Autorizzare i dipendenti a prestare servizio altrove crea gravi danni al funzionamento degli uffici»

04 agosto 2016
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OLBIA. Non si muove nessuno. L'ultima direttiva del Comune di Olbia targato Settimo Nizzi mette le ganasce alle velleità di spostamento dei dipendenti comunali, con assegnazione temporanea ad altri enti. Il Comune ha quindi deciso che autorizzare il proprio personale a prestare servizio per un periodo fino a tre anni «potrebbe arrecare gravi danni alla funzionalità degli uffici comunali, che si trovano già in una situazione di cronica carenza di personale a causa dei perduranti vincoli assunzionali e stringenti limiti di turnover». Quindi, questa delibera di giunta segna l’addio alle assunzioni temporanee presso altri enti con l'obbligo di mantenere la poltrona nel Comune di Olbia, salvo dimissioni.

Spesa del personale. I compiti e le esigenze dei Comuni sono sempre più complesse, il personale serve e costa. Così la spesa per i dipendenti del Comune di Olbia incide pesantemente sul bilancio. Quasi un quarto delle spese del Comune se ne vanno in stipendi ed oneri contributivi vari. Come si evince dal documento contabile sulla programmazione triennale del costo del personale, che per il prossimo anno è fissato in 12 milioni e 453 mila euro. Una cifra che, se moltiplicato per le tre annualità prese in considerazione nella programmazione (2017-2018-2019) produce in totale una somma di 37 milioni e 360 mila euro. Anche se al netto delle cifre che vengono escluse per calcoli contabili, la spesa complessiva nel 2017 per il personale del Comune di Olbia ammonta a poco più di 14 milioni di euro. Su una spesa corrente totale dell'ente stimata sul consuntivo dell'anno 2015 in 60 milioni e 348 mila euro, la percentuale di incidenza della spesa per il personale sul bilancio del Comune si attesta sul 23,22%.

No nullaosta. Il Comune sta predisponendo la nuova pianta organica, ma si stanno già ponendo le basi per impedire traslochi temporanei verso altre amministrazioni. Nei mesi scorsi sono state almeno due le domande di dirigenti che chiedevano l'autorizzazione a poter partecipare a selezioni per incarichi esterni al Comune di Olbia, seppur a termine. Il terzo caso, ma il più eclatante, è stato quello del comandante della Polizia municipale, Gianni Serra, che è temporaneamente passato a dirigere i vigili urbani di Sassari, con un incarico fiduciario (quindi a tempo) da parte del sindaco Nicola Sanna.

Il Comune di Olbia ha scelto quindi di dire basta, dal momento che, come sottolinea la direttiva in questione, "in più occasioni il personale del Comune di Olbia ha richiesto il nullaosta dirigenziale preliminare alla partecipazione a selezioni finalizzate alla copertura temporanea di posti con l'istituto del comando".

Divieto ai dirigenti. Così la direttiva "fa divieto ai dirigenti di autorizzare nuovi comandi di personale o qualsiasi altro istituto che preveda l'assegnazione temporanea presso altro ente". L'effetto di tale scelta è la conseguente rinuncia ad altre figure simili in caso di addio.

Nella direttiva si legge che «Ove per ragioni gravi e specificamente motivate il dirigente debba necessariamente accedere alla richiesta del dipendente, il nullaosta comporterà implicita rinuncia all'unità ceduta, che non potrà essere sostituita con personale a tempo determinato».

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