La Nuova Sardegna

Olbia

il bando

Edilizia popolare, il Comune cerca case

OLBIA. Il Comune cerca immobili da acquistare per trasformarli in case popolari. I soldi, 1 milione e 400 mila euro li mette la Regione. L’amministrazione avrà il compito di scegliere quali edifici...

2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Il Comune cerca immobili da acquistare per trasformarli in case popolari. I soldi, 1 milione e 400 mila euro li mette la Regione. L’amministrazione avrà il compito di scegliere quali edifici meritano di essere destinati a edilizia residenziale pubblica. Una iniziativa con un doppio beneficio. I cittadini che non si possono permettere di acquistare o prendere in affitto un appartamento a prezzo di mercato, avranno la possibilità di trovarne uno più a misura delle loro tasche. Ma festeggiano anche alcuni proprietari di immobili, vuoti da anni. Per loro sarà l’occasione per vendere appartamenti fermi sul mercato immobiliare reso asfittico dalla crisi.

I requisiti dei privati. Il bando, consultabile sul sito del Comune, prevede che i proprietari degli immobili non debbano avere fallimenti alle spalle e non debbano essere coinvolti in procedure in corso di fallimento, concordati o amministrazione controllata; devono essere in regola con il pagamento delle tasse; non aver subito condanne penali passate in giudicato che comportino la perdita o la sospensione della capacita di contrarre con la pubblica amministrazione.

I requisiti degli edifici. Saranno presi in considerazione solo immobili i cui lavori sono stati conclusi entro il 2009; dovranno ricadere nelle zone B e C del comune; essere conformi alla normativa urbanistica ed edilizia vigente; non dovranno trovarsi nelle zone che il Piano del rischio idrogeologico indica a pericolosità Hi3 e Hi4; alla data di scadenza del bando, dovranno essere dotati di agibilità o avere la richiesta di agibilità già inoltrata al Comune; non dovranno avere usufruito di finanziamenti pubblici per realizzare gli edifici. Le offerte dovranno essere presentate entro il 26 settembre. (se.lu.)

Primo piano
La tragedia

Tempio, in migliaia per l’ultimo saluto a Gaia Costa: «Morte prematura e ingiusta»

Le nostre iniziative