Balata: la giunta non fa e non dice nulla
Il capogruppo di Tempio Libera accusa l’esecutivo e replica a Luciano: «Si informi meglio sulle attività della minoranza»
TEMPIO. Il gruppo consiliare di Tempio Libera, (accusato dal segretario federale del Pci, Nicola Luciano di non svolgere una efficace opposizione nei confronti della giunta Biancareddu), tramite il proprio capogruppo Antonio Balata replica alle accuse con una serie di argomentazioni e qualche stoccata sia nei confronti dell’ex consigliere comunale, accusato di non essere presente nell’attività politico-amministrativa della città, sia nei confronti dello stesso esecutivo, cui si imputa fra le altre cose, la mancata convocazione dei Consigli, e le «mancate risposte alle interrogazioni della minoranza». «Il signor Luciano - scrive Balata -, dovrebbe informarsi sulle attività che la minoranza svolge. Le questioni da lui sollevate, infatti, sono state già affrontate da Tempio Libera, una per una. Per quanto concerne l’assenza delle dirette tv del consiglio comunale, Luciano dovrebbe ben sapere che i consigli comunali non solo non vengono trasmessi ma non vengono neanche svolti. L’attuale giunta ritiene che i cittadini non debbano essere informati sulle attività che svolge. La motivazione risiede nel fatto che la giunta non fa nulla e non ha nulla da dire. L’esecutivo si prodiga in feste, portando a compimento iniziative e progetti che erano e rimangono della precedente amministrazione. Dovrebbe anche sapere Nicola Luciano - prosegue Balata -che la giunta non risponde alle interrogazioni e che le stesse, (non tenendosi più consigli comunali, sede naturale nella quale i rappresentanti della minoranza e chiunque altro consigliere avrebbe potuto presentarle), devono essere inoltrate ai competenti assessori tramite il Protocollo del Comune. Il signor Luciano, ancora una volta, con il suo commento, rivela la sua straordinaria propensione per l'attuale giunta. Posizione difficilmente conciliabile con l'azione politica del Pci a livello nazionale e regionale ma evidentemente condivisa dagli iscritti tempiesi. Per quanto attiene la latitanza dei partiti tradizionali Luciano dovrebbe farsi un sano esame di coscienza, riflettendo sul fatto che il suo partito è rimasto fuori dalla competizione elettorale per non essere riuscito ad accordarsi con nessuna delle quattro coalizioni scese in campo. Ne tragga le debite conseguenze».