La Nuova Sardegna

Olbia

Nizzi: «Il nuovo ponte pronto a Natale»

di Dario Budroni
Nizzi: «Il nuovo ponte pronto a Natale»

Blitz del sindaco alla manifestazione degli abitanti di Isticadeddu e dintorni davanti al cantiere in via Vittorio Veneto

02 ottobre 2016
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. I cittadini si erano appena radunati davanti al cantiere di via Vittorio Veneto. Ma il sindaco ha giocato d'anticipo. Ha parcheggiato la sua auto e si è presentato in mezzo a loro, prima che cominciasse il sit-in. «I lavori procedono. Ed entro Natale avrete il vostro ponte» ha detto Settimo Nizzi agli abitanti delle periferie. La manifestazione si è quindi trasformata in un faccia a faccia tra sindaco e cittadini. Nizzi ha illustrato il motivo del ritardo dei lavori che daranno alla luce il nuovo ponte sul rio Siligheddu, al posto di quello abbattuto proprio un anno fa per evitare che il riuone Isticadeddu finisse sottacqua per la seconda volta in un giorno. I cittadini hanno organizzato il sit-in a Isticadeddu, a un anno esatto dalla seconda alluvione. Un modo per evidenziare i disagi causati da un ponte che sarebbe dovuto essere pronto entro l'estate ma che invece sarà inaugurato solo a Natale. Ma anche un modo per ricordare che in città l'incubo alluvione è sempre vivo. Olbia resta una città vulnerabile. Basta un forte acquazzone, come quello di ieri pomeriggio, per far scattare ansie e tormenti.

Il nuovo ponte rientra nel primo lotto del piano Mancini. I lavori sono partiti a fine maggio ma poi si sono subito bloccati dopo la scoperta di una falda acquifera. Un intoppo che ha prolungato il disagio dei cittadini. Sono circa mille le famiglie, da Isticadeddu a Putzolu, a essere isolate dal resto della città. Da un anno devono percorrere 5 chilometri per raggiungere la sponda opposta del fiume. Nizzi, però, ha rassicurato tutti. «I lavori sono in corso e gli operai stanno lavorando anche il sabato - spiega il sindaco -. È stata trovata una falda acquifera e quindi abbiamo riprogettare le fondamenta del ponte. L'iter non è mai veloce. Abbiamo previsto un sistema di micropali e il 10 ottobre arriveranno anche i primi prefabbricati. Questo ponte dovrà durare per i prossimi 200 anni e noi vogliamo fare le cose per bene. Vedrete che a Natale sarà pronto».

Nelle periferie si aspetta ormai da un anno. «I lavori procedono, non contestiamo quello – spiega Antioco Tilocca, uno dei promotori della manifestazione –. Però ci chiediamo come abbiano fatto a non accorgersi prima della falda. Troppe famiglie da oltre un anno spendono 100 euro di benzina in più al mese. Gli amministratori devono stare più attenti. A prescindere da quale sarà il piano di mitigazione, in futuro saranno costruiti nuovi ponti. Non vogliamo ogni volta assistere a simili ritardi». I cittadini ne hanno anche approfittato per ricordare i vari problemi delle periferie, come i lavori per lo scolo delle acque bianche a Isticadeddu, mai partiti. Oppure il canale Siligheddu, in zona Lu Sticcaddu, che ancora non è stato pulito. «Siamo intervenuti in città e adesso passeremo alle zone a monte», ha risposto Nizzi. La consigliera comunale Teresa Piccinnu (M5S) ha invece chiesto l'intensificazione del trasporto pubblico per diminuire i disagi dei cittadini isolati dal resto della città.

Il sindaco ha anche parlato del piano di mitigazione del rischio idrogeologico. Il piano Mancini non è stato cestinato, ma il Comune potrebbe prendere in considerazione altre soluzioni. «Stiamo per fare la nostra scelta – dice Nizzi –. Ci assumeremo le nostre responsabilità per il bene della città».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative