La Nuova Sardegna

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Olbia-Sassari, tutti i lotti mancanti della quattro corsie al via entro l’anno

di Serena Lullia
Olbia-Sassari, tutti i lotti mancanti della quattro corsie al via entro l’anno

Lo annuncia il ministro Graziano Delrio, in Gallura per promuovere il Sì al referendum. 400milioni per la rete ferroviaria nord-sud

29 ottobre 2016
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PORTO SAN PAOLO. Il Governo preme l’acceleratore sulla Olbia-Sassari. Il ministro Graziano Delrio assicura che i lotti dormienti della quattro corsie partiranno entro la fine dell’anno. L’annuncio al margine dell’incontro per promuovere il sì al referendum del 4 dicembre.

Cronoprogramma. Nei giorni scorsi era stato sbloccato il lotto 4. Il Cda dell'Anas ha approvato il progetto esecutivo del tratto di quattro corsie tra Oschiri e Ardara. Ieri le altre novità sulla Olbia-Sassari. «Abbiamo fatto un quadro molto completo con il presidente Pigliaru sulla situazione dei trasporti, navi, aerei, strade e ferrovie. Il programma su cui abbiamo lavorato quest’ anno si sta cominciando a concretizzare. Per quanto riguarda la Sassari-Olbia inizieranno tutti i lotti entro la fine di quest’anno. Quindi, oltre a quelli completati mettiamo in lavorazione tutti gli altri. Abbiamo un programma molto serrato anche sulla 131 e facciamo un investimento molto forte sulla ferrovia»

Super ferrovia. Pochi i dettagli sul maxi investimento del Governo sulla ferrovia. Ma qualche indizio arriva dal governatore Francesco Pigliaru. «Abbiamo fatto una riunione tecnica con il ministro Delrio e i dirigenti per lavorare sull’implementazione di quel patto Regione-Stato che mobilita circa 3 miliardi – spiega –. Sulla ferrovia ci sarà un investimento di 400milioni di euro per migliorare il collegamento e ridurre i tempi tra Olbia, Sassari e Cagliari».

Meridiana. Qualche novità emerge anche sul fronte dei cieli. «Gli accordi tra Meridiana e Qatar si stanno finalizzando, notizia della quale eravamo persuasi e della quale abbiamo avuto conferme anche da parte del ministro – dichiara l’assessore ai Trasporti, Massimo Deiana –. C’erano alcune problematiche che riguardavano l’accordo commerciale che sembrano in via di risoluzione».

Autonomia. Il ministro Delrio non ha dubbi nell’invitare la Sardegna a votare sì al referendum. «Perché è la patria dell’autonomismo e dell’autonomia – afferma –, conosce bene il valore della parola autonomia essendo una regione autonoma e il valore che i territori siano rappresentati a Roma. Il Senato delle autonomie è questo. La possibilità di non far fare a mille parlamentari la stessa cosa, ma fare in modo che la Camera dei deputati abbia compiti legislativi e di fiducia al Governo e il Senato sia rappresentante dei territori. Un elemento di novità straordinaria che hanno usato tanti paesi federalisti come la Germania. Una cosa che porterà la voce dei cittadini a Roma. E ce n’è bisogno».

Incontro partecipato. Tante persone hanno preso parte all’incontro promosso dal consigliere regionale Giuseppe Meloni. Al fianco di Delrio, oltre al presidente Pigliaru, il deputato Gian Piero Scanu e il capogruppo Carlo Careddu. «Questo referendum ha purtroppo diviso l’Italia – dice Scanu –. Una situazione opposta a quella che dovrebbe essere in un Paese quando si parla di Costituzione. Quando la Carta fu scritta l’Italia era distrutta, fisicamente e moralmente. Ma si ebbe la capacità di non dividersi. Il sì al referendum è la scelta migliore. Ma il giorno dopo voglio potermi confrontare anche con chi ha detto e fatto votare no. Nessun referendum mi toglierà dalla mente e dal cuore il dovere e l’impegno di lavorare per una nazione unita».

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