Tribunale, non tutte le intercettazioni saranno distrutte
TEMPIO. Il gip Elisabetta Carta ha deciso che non verranno distrutte parte delle migliaia di intercettazioni telefoniche fatte nell’ambito della mega inchiesta riguardante la gestione degli affari...
TEMPIO. Il gip Elisabetta Carta ha deciso che non verranno distrutte parte delle migliaia di intercettazioni telefoniche fatte nell’ambito della mega inchiesta riguardante la gestione degli affari della Costa Smeralda, in cui sono indagate 33 persone. Nell’udienza, squisitamente tecnica, il magistrato doveva decidere sulla richiesta del procuratore capo Domenico Fiordalisi di distruggere queste intercettazioni. Si tratta di dialoghi avvenuti fra indagati e difensori, fra il senatore Franco Carraro e alcuni interlocutori e ancora altre intercettazioni, anche ambientali, che per il pm non sono utili ai fini dell’inchiesta. All’udienza hanno partecipato i legali degli indagati: Benedetto Ballero, Rita Dedola, Antonella Cuccureddu, Gerolamo Orecchioni, Domenico Putzolu e Marco Pilia. In questo procedimento si sono inserite le richieste dell’avvocato Cuccureddu, che difende Mariano Pasqualone, di poter prendere visione e far copia di quanto depositato dal pm. Altri difensori come Ballero e Dedola, legali di Tonino Fadda, hanno richiesto la trascrizione delle conversazioni telefoniche e ambientali. Il gip ha disposto alla fine la distruzione delle intercettazioni fra indagati e difensori, quando si avrà l’esatta indicazione degli identificativi, ha autorizzato i difensori a esaminare e visionare gli atti compresi i brogliacci e ascoltare le registrazioni. Infine ha deciso di custodire nella cassaforte della cancelleria tutto il materiale inerente le intercettazioni.