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Olbia

Armi e munizioni in casa ancora indagini a Luras

Armi e munizioni in casa ancora indagini a Luras

I carabinieri di Tempio al lavoro dopo il blitz e l’arresto di Giuseppe Scanu Oggi l’udienza di convalida. L’avvocato: «Non ho potuto leggere le carte»

02 novembre 2016
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LURAS. Dopo aver trascorso la giornata festiva di ieri in carcere a Nuchis, Giuseppe Scanu, 50 anni, di Luras, arrestato due giorni fa dai carabinieri di Tempio guidati dal capitano Ilaria Campeggio per possesso illecito d’armi, oggi dovrebbe comparire in tribunale per l’udienza di convalida del suo arresto e, per lui, potrebbero riaprirsi, in uscita, le porte del carcere.

Salvo diverse disposizioni del magistrato, Scanu, infatti, nel migliore dei casi potrebbe essere assegnato agli arresti domiciliari o all’obbligo di firma nella caserma del suo paese, in attesa del processo.

Nino Vargiu, avvocato difensore di fiducia, ieri a fine giornata ha dichiarato di non avere ancora visto le prove a carico del suo assistito e di non essere in grado, per ora, di esprimere una valutazione sul caso.

L’avvocato, che ha parlato con i parenti dell’arrestato e che difende, di fiducia, anche i due giovani figli dell’uomo di i 21 e 24 anni (denunciati a piede libero dai militari perché trovati in possesso di un certo quantitativo di marijuana), sino a ieri sera non aveva ancora avuto possibilità di leggere i verbali e le carte che hanno portato, lunedì pomeriggio a Luras, all’improvvisa perquisizione dell’abitazione di Giuseppe Scanu e al suo all’arresto in seguito alla scoperta delle armi e delle munizioni clandestine e immediatamente dopo alla scoperta della droga. Difficile in questa circostanza non pensare a una soffiata che ha messo i militari sulla pista giusta.

«Durante il servizio di controllo - scrive in un comunicato il comando provinciale dei carabinieri di Sassari - in casa dell’uomo i militari hanno rinvenuto due pistole con matricola abrasa, un fucile con matricola punzonata, una pistola scacciacani parzialmente modificata, silenziatori artigianali e attrezzatura per il confezionamento di munizioni e cartucce».

“Merce” della quale Giuseppe Scanu, secondo il comunicato dei carabinieri, con vane giustificazioni, non ha saputo o voluto dire la provenienza né giustificarne in qualche modo il possesso.

«Durante la perquisizione, i militari hanno anche sorpreso i due figli maggiorenni dell’arrestato in possesso di un quantitativo di marijuana tale da costargli il deferimento in stato di libertà» è scritto sempre nel comunicato dell’Arma.

I militari della compagnia di Tempio, sulla base delle risultanze della perquisizione, anche ieri hanno proseguito con grande discrezione le indagini, senza peraltro effettuare altri arresti o perquisizioni. (a.m.)

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