La Nuova Sardegna

Olbia

È sempre in coma il giovane centauro caduto dalla moto

di Angelo Mavuli
È sempre in coma il giovane centauro caduto dalla moto

Il quattordicenne tempiese non dà segni di miglioramento Sabato scorso l’incidente durante un allenamento al Bruschi

02 novembre 2016
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TEMPIO. A distanza di quattro giorni dall’accaduto, le condizioni di G.M., il 14enne tempiese caduto al crossofromo Sergio Bruschi durante un allenamento, rimangono gravissime. Il ragazzo, trasportato immediatamente a Sassari con un elicottero dei vigili del fuoco di Tempio, è sempre ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale civile di Sassari.

Figlio amatissimo di una stimata famiglia tempiese, in coma profondo dal giorno dell’incidente, G.M. non ha dato ancora nessun segno di miglioramento, nonostante la continua assistenza degli specialisti. Gli stanno vicino, 24 ore su 24, oltre al personale medico e infermieristico, i genitori, i parenti e gli amici: tutti aspettano un segno, un piccolo cenno, di un suo ritorno alla vita. Ore di attesa drammatiche che anche la città vive con grande angoscia, molta amicizia e senso di vicinanza alla famiglia. Il ragazzo, stando anche alle prime risultanze delle indagini avviate dai carabinieri della compagnia di Tempio, era rimasto vittima, sabato scorso di una bruttissima caduta nel crossodromo Sergio Bruschi, mentre, assieme ad altri compagni, su una 125 cc, provava il suo mezzo in vista della nona prova del campionato sardo di motocross che si è svolta regolarmente, domenica pomeriggio a Padru.

Ad un tratto, il giovane avrebbe perso il controllo del mezzo, cadendo rovinosamente sulla pista, dove è stato pesantemente travolto dalla sua stessa moto ormai priva di controllo. G.M., stando alle notizie finora diramate da fonte medica, avrebbe subìto un gravissimo trauma toracico provocato dall’impatto sul terreno. Non avrebbe invece alcun trauma cranico, precisa un parente, né altre lesioni. A creargli le maggiori difficoltà quindi, oltre alle complicanze dovute al suo stato, sarebbe anche il gravissimo trauma toracico provocato dalla caduta. Di G.M., ragazzone alto, educato, amante dello sport, con un passato anche da piccolo calciatore, parlano in tanti. I suoi compagni centauri, molti scossi, gli amici calciatori, l’allenatore e tantissime altre persone che oggi auspicano e pregano per la sua guarigione. Anche ieri, come domenica scorsa all’indomani dell’incidente, in alcune chiese della città per G.M. e per la sua ripresa si è pregato a lungo. La dolorosa attesa continua.

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