La Nuova Sardegna

Olbia

Sponda sud della città pronti 15 milioni di euro

Sponda sud della città pronti 15 milioni di euro

Nuova tappa per il progetto urbanistico e di inclusione sociale denominato Iti Nizzi: «Un intervento che serve a migliorare decisamente un’area depressa»

10 novembre 2016
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OLBIA. L’amministrazione uscente, quella guidata da Gianni Giovannelli, e quella che è ora in carica, guidata da Settimo Nizzi, sono artefici e coprotagonisti nel progetto denominato Iti, acronimo che significa Investimento territoriale integrato. Le prime mosse ad aprile quando arrivò a Olbia l’assessore regionale alla programmazione Raffaele Paci. Che portò in dote 15 milioni di euro della Regione, provenienti da fondi europei. Allora Giovannelli firmò con la Regione il protocollo d’intesa. Ieri la riunione che è servita ad andare avanti nella strada tracciata e firmare l’accordo di collaborazione tra la Regione e il comune di Olbia. Ora il comune deve semplicemente completare con una serie di progetti l’iter e a breve, Nizzi dice entro la fine dell’anno, verrà firmato l’accordo di programma.

Dopo di che il comune riceverà i soldi e potrà spenderli direttamente. Il progetto strategico dell’Iti olbiese si chiama “Città ostenibile solidale sicura” e chiude la serie di Iti finanziabili in Sardegna, dopo quelli di Cagliari e Sassari.

La sponda sud. Area d’intervento la sponda sud di Olbia, quella che va in pratica dal Ponte di Ferro sino al teatro Michelucci. Un progetto che non si ferma al restyling ma va a incidere anche sul tessuto sociale dell’area. «Rispetto al protocollo d’intesa della precedente amministrazione – ha affermato il sindaco Nizzi – abbiamo allargato lo spazio di intervento, includendo area che non facevano parte del primo progetto. La zona della città ha caratteristiche socio economiche particolari e importanti da ricordare: c’è un maggior disagio perché ci sono più anziani e disoccupati e meno studenti».

Inclusione sociale. Si tratta di un progetto innanzitutto di inclusione sociale, un versante su cui la progettazione ha altissime probabilità di ricevere fondi europei. Nel caso di Olbia si salda una zona abbastanza depressa con il quartiere di Poltu Quadu. Come? «A parte la pista ciclabile che andrà sino al Michelucci – dice Nizzi –, faremo degli investimenti sul Musmat, come battezzeremo la struttura ospitata dall’ex mattatoio, che sarà dedicato alla musica: biblioteca, sale di prova e di ascolto, sede della Banda musicale Felicino Mibelli. Leggera variazione anche del progetto, per ciò che riguarda la copertura in vetro . Altri fondi andranno a iniziative su servizi sociali e sostegno ad anziani. Infine una parte di fondi saranno destinate ad aule e supporti per studenti olbiesi che frequenteranno le scuola di specializzazione previste nella Piattaforma tecnologica europea. Rilanceremo anche il Michelucci, che ospiterà spettacoli teatrali. Infine il comune avrà dal demanio anche la gestione delle isolette di quell’area, un patrimonio ambientale che vogliamo rendere fruibile». (en.g.)

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