La Nuova Sardegna

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caritas diocesana

Molti i carrelli di solidarietà per la raccolta alimentare

Molti i carrelli di solidarietà per la raccolta alimentare

TEMPIO. La raccolta alimentare organizzata nei giorni scorsi dalla Caritas ha dato ottimi risultati, «a significare, la generosità ed il buon cuore delle persone, nonostante le difficoltà obiettive...

13 novembre 2016
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TEMPIO. La raccolta alimentare organizzata nei giorni scorsi dalla Caritas ha dato ottimi risultati, «a significare, la generosità ed il buon cuore delle persone, nonostante le difficoltà obiettive che ogni famiglia presenta» ha detto uno dei tanti volontari impegnati nei negozi per un’intera giornata a sensibilizzare la gente. Tutto il raccolto è stato scrupolosamente registrato e quindi trasferito negli scafali dell’Emporio della Carità, in circonvallazione San Giuseppe, il secondo dell’isola dopo Iglesias, inaugurato, dal vescovo Sanguinetti a dicembre del 2015 ed al quale, muniti di una apposita tessera, (rilasciata dal Centro di ascolto nella cittadella della Carità, di piazza Eleonora D’Arborea), accedono circa 600 assistiti. Che in piena dignità, posso recarsi a “fare la loro spesa”. In testa ai prodotti donati dai clienti dei vari market, dove la raccolta si è svolta, c’è la pasta: 1600 i chili donati. Seguono 505 barattoli di pelati, da 800 o 400 grammi, 449 litri di latte, 403 chilogrammi di zucchero, 379 scatolette di tonno, 297 brik di passata, 197 barattolame di marca, 113 pacchi di caffè e tanti altri generi alimentari ancora, ad esempio dadi, formaggini, legumi in busta, pappe ed omogeneizzati per bambini, farina e polenta. Raccolto anche diverso materiale per l’igiene personale e della casa. Carta igienica, pannolini per bambini, sapone liquido, dentifricio, detersivo per i pavimenti e per i piatti, solo per elencare alcuni dei prodotti più presenti nell’elenco. Soddisfatto dalla sua “prima” raccolta, monsignor Giovanni Pittorru, nominato di recente direttore della Caritas diocesana che in occasione dell’avvio dell’anno sociale, a fine ottobre, nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe, assieme al vescovo Sanguinetti aveva invitato tutti «a far propri i problemi quotidiani dei fratelli più bisognosi». L’appello in questa occasione è stato davvero ascoltato. (a.m.)

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