La Nuova Sardegna

Olbia

Piove poco, Liscia ancora in emergenza

di Sebastiano Depperu
Piove poco, Liscia ancora in emergenza

I temporali dei giorni scorsi non sono bastati a far salire il livello dell’acqua: ci sono solamente 25 milioni di metri cubi

15 novembre 2016
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LURAS. Rimane alta l'asticella d'allarme per il bacino del Liscia per quanto riguarda le scorte idriche. I pochi giorni di pioggia, infatti, non sono bastati per far aumentare il livello dell'acqua all'interno della diga lurese: ciò che è entrato è uscito, coprendo il fabbisogno giornaliero di acqua dai paesi serviti dal bacino artificiale dell'Alta Gallura. La situazione, secondo i tecnici, è tragica. Si parla di 25/27 milioni di metri cubi d'acqua presenti nell'invaso e si spera in piogge continue: le ultime dei giorni scorsi non sono bastate. Il lungo periodo di siccità, infatti, ha reso aridi i terreni e le precipitazioni per due giorni sono servite solo per essere assorbite dai terreni, alla diga non è arrivato niente. Occorrerebbero, adesso, diversi altri giorni di pioggia per fare salire il livello di scorta dell'acqua. Se non pioverà per molto tempo, ritornando a un lungo periodo di siccità si sarà davanti ad un cane che si morde la coda: i pochi giorni di pioggia saranno solo assorbiti dai terreni aridi e non potranno entrare nella riserva. Un campanello d'allarme suonerebbe prepotente se si arrivasse alla soglia di 20 milioni. Il problema consisterebbe nella pulizia e nella potabilizzazione dell'acqua che verrebbe erogata con costi altissimi. Attualmente, infatti, nell'impianto dell'Agnata, il costo mensile per la potabilizzazione si aggira attorno ai 60 mila euro. Ciò significa che, neanche adesso, l'acqua è in condizioni ottimali; figuriamoci quando si raschierà il fondo di un bacino che fino 60 anni fa era un angolo di campagna con vigne, terreni coltivati, boschi e persino la chiesa campestre di San Nicola.

E, intanto, tutta l'Alta Gallura (e non solo) attende l'inizio dei lavori della diga del Paddhjolu sul Limbara.

Ogni tanto qualcuno si fa sentire, si fa qualche proclamo ma, di fatto, ancora tutto è fermo e delll'ottima acqua del Limbara non ne gode nessuno. Per ora. E alta e bassa Gallura arrancano.

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