La Nuova Sardegna

Olbia

Rete fognaria in tilt, ancora emergenza nel quartiere Baratta

di Dario Budroni
Rete fognaria in tilt, ancora emergenza nel quartiere Baratta

Con la pioggia condotte stracolme di acque bianche e nere Per centinaia di famiglie è impossibile usare i servizi igienici

21 dicembre 2016
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OLBIA. L'acqua è la spada di Damocle di zona Baratta. Stavolta il rio Siligheddu, che scorre a poche decine di metri, è rimasto dentro il suo letto. Ma i problemi da queste parti non sono di certo mancati. Le forti piogge hanno messo a nudo l'inadeguatezza del sistema fognario. In poche parole, le acque bianche sono andate a finire nel reticolo fognario. E il risultato è questo: condotte strapiene, famiglie che non possono utilizzare i servizi igienici, un tombino che erutta acqua maleodorante sulla sponda del Siligheddu. È un problema vecchio noto ai cittadini che popolano il quartiere Baratta, soprattutto nella zona più bassa. A causa di pendenze sbagliate, scarsa pulizia e lavori fatti male, in occasione di ogni temporale zona Baratta, due volte alluvionata, è costretta a fare i conti con l'acqua che non defluisce. Il sindaco Settimo Nizzi ha visitato la zona e ha confermato che presto verrà realizzata una nuova rete idrica.

I cittadini sollevano i tombini e lo spettacolo parla da solo: fogna mista ad acqua piovana fino all'orlo. «Abbiamo le valvole di non ritorno e non possiamo utilizzare i servizi igienici - spiega Francesca Cavassa, che abita in via Baratta -. Qui vivono numerose famiglie, molte delle quali con bambini piccoli. Come facciamo?». I cittadini spiegano che l'acqua non riesce a defluire, che ci sarebbero anche delle pompe di sollevamento bloccate. Poco lontano, sulla sponda del Siligheddu, esattamente dietro la scuola Ipia e accanto alla contestata lottizzazione Sa Fossa, c'è invece un tombino che vomita una cascata di fogna e acqua piovana. Tutto va a finire direttamente nel canale.

Il sindaco Settimo Nizzi ha controllato il tombino sul Siligheddu: «Cosa è successo? Semplice: non soltanto la fogna, ma tutta l'acqua che è entrata nel reticolo fognario crea un sovraccarico di portata e così nel punto più debole viene tutto fuori». Poche settimane fa Settimo Nizzi aveva annunciato un intervento da 12 milioni di euro per mettere in sicurezza zona Baratta. I primi 2 milioni serviranno per realizzare una nuova rete idrica. «Stiamo andando avanti», assicura. Nei mesi scorsi, invece, il Comune ha installato nuove griglie e stappato due grossi tubi per limitare l'allagamento delle strade. «Abbiamo fatto buona parte dei lavori. E hanno retto benissimo», commenta Nizzi. Sul caso interviene Adiconsum, che punta il dito contro Acciona, la società che ha in appalto il trattamento degli impianti di Abbanoa. «I cittadini di zona Baratta si trovano spesso in questa situazione - spiega Antonella Meloni, responsabile Adiconsum Gallura -. So che il Comune ha mandato un autospurgo, quando invece le responsabilità sono di Acciona, che evidentemente non pulisce a dovere scoli e condotte. Mi auguro che il Comune presenti il conto ad Acciona». E interviene anche il Movimento 5 stelle, che sulla pagina Facebook ha postato un video che ritrae il tombino incriminato. Un post corredato da una domanda: «Cosa succede in zona Baratta? I cittadini vogliono risposte».

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