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Consorzio Porto Rotondo soffia il vento della rivolta

 Consorzio Porto Rotondo soffia il vento della rivolta

Nuove polemiche dopo l’assemblea sul bilancio e sulla mozione di sfiducia Gli oppositori al presidente: più trasparenza, renda pubblici i verbali del cda

22 dicembre 2016
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PORTO ROTONDO. Cova sotto la cenere il malessere tra i consorziati di Porto Rotondo. Dopo la burrascosa assemblea di fine novembre – con tanto di mozione di sfiducia (non approvata) nei confronti del presidente Gianluca De Fazio e del cda – ora volano gli stracci.

Quella che il presidente De Fazio ha liquidato come “la rivolta dei trombati”, adesso ha pubblicamente nomi e cognomi. Il primo a uscire allo scoperto è Federico Diletti, avvocato bolognese, primo firmatario della mozione di sfiducia e rappresentante delegato di molti consorziati. «Le firme – dice Diletti – sono state raccolte dopo aver letto e spiegato, anche nel corso di una riunione, la mozione di sfiducia. Non sono state rilasciate in bianco, bensì a chi "ci ha messo la faccia" facendosi carico di rappresentare il malessere che tanti consorziati provano nel constatare il decadimento di Porto Rotondo. Scambiare questo diffuso malessere con una mancata elezione in Consiglio è pura miopia. Peggio ancora è definire i consorziati dei "personaggetti", dimenticando che pagano laute quote e meritano certamente più rispetto e considerazione anche e soprattutto se non condividono le scelte del presidente e del cda». «A che titolo l'avvocato De Fazio si permette di usare espressioni come "personaggetti" o "trombati" – aggiunge Diletti – non è da presidente di un Consorzio quale quello di Porto Rotondo, emblema di stile. Di tutto questo e di molto altro ancora relativo alla gestione delle vicende consortili si è discusso e si continuerà a discutere fino a quando non verrà compreso il ruolo fondamentale del consorziato senza il quale il Consorzio non esisterebbe. La mozione di sfiducia ha voluto esprimere concretamente le lamentele di tanti consorziati. Non averlo capito, o, peggio ancora, ignorarlo od offenderlo, significa negare l'evidenza o comunque il legittimo diritto al dissenso. Si può accettare un esito negativo del voto alla mozione di sfiducia, come è avvenuto nell'assemblea, ma in alcun modo è accettabile che la diversità delle opinioni, in ogni caso da rispettare, siano occasione per travalicare i confini della correttezza».

Posizioni critiche sono state espresse anche da altri consorziati “ribelli”, come Alberto Latrofa, Marita Pagani, l’architetto Nadia Volpi e Pasquale Carretta, tutti del gruppo “Consorziati per Porto Rotondo domani”: «Il solo modo che il presidente De Fazio pratica nel rapportarsi con i consorziati è la polemica personale e la più completa disattenzione a qualunque osservazione. Nelle sue note di difesa non si è accorto di offendere, attraverso i loro rappresentanti, oltre il 30% di consorziati. E non gli può sfuggire, anche ad una superficiale analisi del voto espresso nell'ultima assemblea, che quegli oltre tre milioni di voti a favore della mozione di sfiducia costituiscono la punta di un iceberg molto grosso, e che con un sistema di votazione diverso corrisponderebbero a circa un migliaio di consorziati. Sia il presidente che il cda dovrebbero ricordare che nel loro ruolo sono chiamati a gestire un'attività totalmente finanziata dalle quote annuali che ogni consorziato paga, equivalenti a 8 milioni di euro di bilancio annuo, sul cui impiego ogni consorziato ha il diritto di sapere come, dove e perché i suoi soldi sono stati spesi. Invece di polemizzare e offendere gli altri, chiediamo al presidente una maggiore trasparenza nel rendere disponibili i verbali del cda e della commissione tecnica, finora secretati, e più chiarezza nella preparazione del bilancio». Infine Mario Corrias, che sul bollettino Controcampo da ha vuotato il sacco sul malessere dei consorziati. Controcampo ha indicato tutta una serie di concrete linee di sviluppo strategico del borgo pubblicandole e mettendole a disposizione del Consorzio. Questa è la linea che manterremo, ben lieti di poter avere l'occasione di condividere azioni o decisioni riferibili all'interesse di Porto Rotondo. Al presidente De Fazio l'auspicio di poter portare su un piano concretamente proficuo la gestione del suo ultimo anno di mandato prestando attenzioni alle esigenze dei consorziati e ai contenuti del dissenso che diversi componenti del cda hanno manifestato.(m.b.)

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