Siniscola, emergenza idrica Due soluzioni a confronto
di Homar Farina
La giunta chiederà alla Regione di intervenire per risolvere il problema Tra le possibilità proposte c’è l’approvvigionamento dalla sorgente di Locoli
23 dicembre 2016
2 MINUTI DI LETTURA
SINISCOLA. Occorre una linea comune di tutto il Consiglio comunale per chiedere alla Regione di risolvere definitivamente l’annosa questione del servizio idrico. Di questo si è discusso nell’ultima seduta del Consiglio. Due le posizioni in campo. Mentre Zente Nova e Unione per Siniscola propongono l’approvvigionamento dalla fonte di Fruncu e' Oche, la giunta del sindaco Gianluigi Farris, che ha ammesso di aver cambiato il suo atteggiamento in merito, rispetto a quando sedeva nei banchi dell'opposizione, punta sul piano di sperimentazione, mediante carotaggi, nella sorgente madre di Locòli. Su quest’ultima soluzione sono d’accordo anche i consiglieri Antonio Bidoni e Franca Pau di Identità e Rinnovamento e il consigliere Pd Lucio Carta, che sottolinea la necessità di «sollecitare gli uffici regionali per sapere una volta per tutte se tale strada sia perseguibile oppure no». I consiglieri Antonio Satta e Nino Fronteddu hanno chiarito di non essere contrari a una sperimentazione su Locòli ma si augurano che possa realizzarsi in tempi brevissimi.
Un altro punto comune, sul quale tutti i consiglieri sono d’accordo, è quello che riguarda il lago Maccheronis: l’acqua che proviene dalla diga non solo è scarsa ma è anche di pessima qualità.
Per il vice sindaco Marco Fadda, la sorgente di Locòli potrebbe fornire «la soluzione economicamente meno dispendiosa» e con maggiore possibilità di risoluzione della questione, «senza tralasciare le altre proposte avanzate, che potrebbero essere prese in esame qualora quella che noi riteniamo sia prioritaria non possa essere realizzata».
