La Nuova Sardegna

Olbia

Il “Paolo Dettori” al gelo non si placano le proteste

di Angelo Mavuli
Il “Paolo Dettori” al gelo non si placano le proteste

Ancora reazioni contro la decisione dell’Asl di rimuovere le controfinestre La denuncia del Popolo dei lucchetti e del movimento Resistenza Gallura

21 gennaio 2017
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TEMPIO. A Tempio e nell’alta Gallura non si placano le polemiche per la rimozione, quanto mai inopportuna, delle controfinestre dell’ospedale “Paolo Dettori” che hanno letteralmente gelato i reparti, costringendo i pazienti alla fuga e gli operatori a lavorare con estremo disagio.

«Ancora una volta – dice il Popolo dei lucchetti in una nota firmata da una cinquantina di persone – siamo qui a denunciare chi, in tutti modi, da diversi anni a questa parte, ha lavorato strenuamente per boicottare e distruggere il “Paolo Dettori”. Quanto messo in essere dall’Asl senza curarsi delle conseguenze fisiche e psicologiche per i pazienti e per tutti gli operatori sanitari che ci lavorano, è di una gravità estrema che non può essere archiviata solo con la rabbia di un paio d’ore. Ci aspettiamo che l’amministrazione comunale, dopo la breve protesta, continui ad indignarsi operativamente, per arrivare, se necessario, sin dentro le aule di Giustizia. Quanto deciso dai vertici dell’Asl, con le conseguenze che ne sono derivate, non può essere archiviato con la semplice arrabbiatura. Avrebbe meritato immediate assemblee popolari (sempre promesse e mai attuate da chi ci governa), consigli comunali aperti, (mai attuati anche questi) e il coinvolgimento del territorio, degli altri schieramenti politici di destra e di sinistra, mai così assenti come in questa circostanza». In una nota, l’Asl aveva motivato la decisione sostenendo che le doppie finestre erano pericolose. «In seguito a una perizia tecnica, le controfinestre sono risultate essere estremamente pericolose tanto da rappresentare un grave rischio per la pubblica incolumità sia degli operatori che degli utenti», si leggeva. Motivazione non condivisa neppure dal neonato movimento di sinistra, “Resistenza Gallura” che tramite i suoi portavoce, Liana Ziruddu e Alessandro Cordella, attaccano l’azienda sanitaria. «Una delibera – scrivono – che è un vero a proprio atto di sabotaggio perpetrato a solo danno del Paolo Dettori, che era e rimane riferimento sanitario per tutta la Gallura, l’Anglona e la bassa Valle del Coghinas. Un sabotaggio che l’Asl tenta di giustificare con bizzarri comunicati». La nota di Resistenza Gallura, si chiude con «un invito alla popolazione del territorio gallurese perché nei prossimi giorni, con modalità e tempi che verranno comunicati, sottoscriva l’esposto, (elaborato in questi mesi con la collaborazione gratuita di due avvocati, Martinella Diana del foro di Tempio e Silvia Inzaina del foro di Pisa), che verrà presentato anche ai sindaci dell’Unione dei Comuni alta Gallura, prima di essere inoltrato alla Procura della Repubblica di Tempio.

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