Migheli: «Il rischio è il fallimento come la Tv 5Stelle»
Dietro i licenziamenti della Clea non c'è una azienda in crisi, senza commesse. L’impresa di Iervolino ha un maxi debito. 4 milioni sono i soldi che deve alla Asl di Nuoro per un contenzioso finito...
Dietro i licenziamenti della Clea non c'è una azienda in crisi, senza commesse. L’impresa di Iervolino ha un maxi debito. 4 milioni sono i soldi che deve alla Asl di Nuoro per un contenzioso finito male. Altri milioni sono imposte non pagate allo Stato. Per colpa di questi debiti l’azienda è in liquidazione, come prevede la legge. Ma la strada alternativa esiste. «Le sette lavanderie industriali dell’isola si sono unite nella Colis, Consorzio di imprese sarde – spiega il segretario regionale Filctem Cgil, Giacomo Migheli –. Il Consorzio si è detto disponibile a a subentrare in Clea lasciando una quota della società a Iervolino. Nessuno intende estrometterlo dall’azienda. Questa opzione permetterebbe di salvaguardare i posti di lavoro. Ma da parte dell’imprenditore non c'è nessuna intenzione di trattare». Il timore è che per la Clea possa ripetersi quanto già accaduto qualche anno fa con l’emittente 5Stelle. «Iervolino ha preferito licenziare tecnici e giornalisti piuttosto che accettare l’offerta di 4 milioni di euro arrivata dal gruppo Benetton », aggiunge Migheli. (se.lu.)