La Nuova Sardegna

Olbia

Nuova pista dell’aeroporto: un progetto da 16 milioni

di Giandomenico Mele
Nuova pista dell’aeroporto: un progetto da 16 milioni

Previsti a gennaio 2018 gli interventi nelle strutture di volo e nel terminal Lo scalo resterà chiuso almeno un mese. La Geasar: «Sono opere necessarie»

05 febbraio 2017
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OLBIA. L'aeroporto Costa Smeralda torna ad esporre il cartello lavori in corso. È stato completato l'iter di progettazione della nuova pista e si potrà dunque procedere all'esecuzione della riqualificazione dell'infrastruttura attuale che, costruita negli anni '70, è arrivata al limite della sua vita tecnica. I lavori di rifacimento della pista, che saranno eseguiti nei primi mesi del 2018, comporteranno la chiusura dell'aeroporto per almeno 30 giorni. Una decisione necessaria visto che lo scalo Costa Smeralda dispone di un'unica pista e data la complessità delle operazioni, sotto la supervisione dell'Enac. La cifra necessaria per eseguire i lavori si aggira intorno ai 16 milioni di euro. «Abbiamo un discorso aperto con la Regione su tutti gli interventi infrastrutturali previsti nel piano di investimenti messo a punto per questi 5 anni, sia per le strutture di volo che per il terminal passeggeri - spiega Silvio Pippobello, amministratore delegato della Geasar -. Si tratta di opere che hanno un preminente interesse dal punto di vista economico per il territorio, dunque abbiamo richiesto il loro sostegno». Tra l'altro l'infrastruttura aeroportuale resta pubblica, di proprietà del Demanio aeronautico, sulla quale la Geasar agisce in regime di concessione: con una gestione quarantennale, che scadrà nel lontano 2044.

Bassa stagione. I lavori e la conseguente chiusura dello scalo sono stati programmati evidentemente durante il periodo invernale, nel quale la forte stagionalità dello scalo Costa Smeralda aiuta a non incidere troppo negativamente sull'operativo. Limitando al massimo anche i disagi per i passeggeri diretti a Olbia, che dovranno effettuare un altro scalo tecnico nel periodo di chiusura. Il completo rifacimento della pista risponde dunque a un inevitabile problema di usura della pista di decollo e atterraggio, cosa peraltro accaduta anche negli scali di Cagliari e Alghero, più o meno coetanee rispetto a quella di Olbia, che però ha avuto una durata maggiore. Ora si è arrivati allo scadere.

Alluvioni. Ad accelerare l'urgenza dei lavori hanno contribuito le piogge straordinarie di questi anni, anche con ben conosciuti effetti drammatici, sulla città di Olbia. «In realtà la nostra pista non ha mai avuto bisogno di un intervento profondo, abbiamo eseguito nel tempo diverse riqualificazioni - conferma Pippobello -. A seguito delle alluvioni degli ultimi anni le condizioni sono peggiorate, visto che la pista è stata costruita su un terreno acquitrinoso e nel sottosuolo sono presenti parti argillose, che determinano la produzione di fessure sul manto della pista». Il movimento della falda, spinto dalle forti piogge, ha determinato un'accelerazione nell'usura della pista.

Nuovo bando. La Geasar e l'Enac sono così corse tempestivamente ai ripari con la pubblicazione di un bando per l'assegnazione di un appalto triennale per i lavori di manutenzione straordinaria della pista di volo, dei raccordi e dei piazzali dell'aeroporto, per un importo complessivo di 750 mila euro. «Sono arrivate manifestazioni di interesse da parte di molte aziende, vogliamo dotarci di un sistema di manutenzione adeguato, con una ditta capace di intervenire in modo tempestivo (entro le quattro ore, ndr) - spiega Pippobello -. Finora avevamo agito sempre con delle assegnazioni dirette sotto soglia, ma ora abbiamo deciso di dotarci di un partner che ci garantisca un servizio di alto livello». Un'esigenza per nulla estranea all'incremento del numero di voli, grazie al boom di arrivi e partenze nell'aeroporto Costa Smeralda di Olbia.

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