La Nuova Sardegna

Olbia

Tumori, la solidarietà via web

Tumori, la solidarietà via web

L’“Associazione vivere senza stomaco si può” offre l’aiuto di esperti on line

14 febbraio 2017
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OLBIA. Vivere senza stomaco si può.Non è solo una verità, ma è anche il nome di un’associazione onlus che si propone di informare, fare prevenzione e offrire sostegno psicologico e medico a chi ha subito la gastrectomia (asportazione) totale o parziale dello stomaco a causa di un tumore. «Da nove anni vivo senza stomaco e mi hanno asportato anche la cistifellea. Bisogna imparare a convivere con un modo diverso di alimentarsi, io, ad esempio, faccio 7, 8 pasti al giorno. Ma anche senza stomaco è possibile riprendersi in mano la propria vita e l’associazione può offrire un grande aiuto», spiega Graziella Mureddu, referente per la Sardegna dell’associazione “Vivere senza stomaco si può”. Una realtà nata nel 2013, con sede a Ferrara, che si sta radicando in diverse regioni con i relativi referenti. L’associazione è nata come sbocco naturale dell’attività di un gruppo che ha dato vita a un forum su Facebook che conta attualmente 1800 iscritti gastrectomizzati. «In Sardegna non ci sono ancora studi riguardanti il numero e l’incidenza nella popolazione della malattia, tuttavia ritengo sia necessario fare informazione e prevenzione anche se dovesse riguardare anche poche persone. È fondamentale dare sostegno ai malati e alle loro famiglie e far sapere che nell’associazione possono trovare un importante aiuto», rimarca Graziella Mureddu.

L’associazione ha un sito web www.viveresenzastomaco.org e la pagina Fb viveresenzastomaco con 1800 persone disposte a condividere la loro esperienza. Tramite il Forum interno all’associazione, gli aderenti hanno il collegamento online quotidiano gratuito gestito da medici e professionisti volontari, quali il nutrizionista, il gastroenterologo, il patologo, lo psicologo e l’avvocato. Nel Forum vengono affrontate svariate tematiche: la gestione della malattia dalle primissime fasi, la ricerca di un buon centro di cura (oncologia o chirurgia), la gestione psicologica della malattia. Una delle attività realizzate dall’associazione è lo studio sugli sbalzi glicemici nei gastroectomizzati.

«Vogliamo sensibilizzare, informare, divulgare, fare prevenzione e offrire sostegno pratico, umano e psicologico, relativamente al tumore allo stomaco – conclude Graziella Mureddu –. Altro obiettivo è contribuire a sostenere la ricerca e la sperimentazione relative a questo tipo di cancro».

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