La Nuova Sardegna

Olbia

San Pantaleo, il mercatino non cambia per due anni

Il mercatino del giovedì di San Pantaleo
Il mercatino del giovedì di San Pantaleo

Nonostante il bando del Comune di Olbia il voto del Parlamento cristallizza la situazione. La graduatoria definitiva il 2 marzo: entrerà in vigore solo all’inizio del 2019

16 febbraio 2017
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SAN PANTALEO. Il mercatino di San Pantaleo, che si svolge ogni giovedì, ed è una delle più grandi attrazioni del borgo, resterà inalterato sino alla fine del 2018. E’ l’effetto delle norme in materia contenute nel “Milleproroghe,” che si sta votando in parlamento. La commissione affari costituzionali del Senato infatti ha dato via libera con un emendamento al rinvio delle nuove norme sulla "liberalizzazione" del commercio in strada. Il risultato è che tutte le concessioni in essere vengono quindi prorogate fino al 31 dicembre 2018, comprese quelle per cui erano già state avviate le procedure di assegnazione decennale. E’ il caso dell’assegnazione degli stalli nel mercatino di San Pantaleo che, per effetto della direttiva europea Bolkenstein, il comune sta riassegnando attraverso un bando. Questo bando prevede 48 posteggi (di cui solo 6 stagionali) per 10 anni: 40 non alimentari, 4 alimentari e 4 per produttori agricoli. La planimetria del mercato è stata anche modificata, con voto unanime da parte del consiglio comunale, al fine di conciliare la visibilità delle "bancarelle" con le esigenze degli abitanti e delle attività commerciali locali. La graduatoria provvisoria è stata pubblicata sul sito del comune a fine gennaio, mentre quella definitiva sarà stabilita il 2 marzo. Per effetto del voto del Parlamento, che sposta la liberalizzazione della direttiva Bolkenstein a l primo gennaio 2019, dunque, la graduatoria potrà avere efficacia solo a partire da quel momento. La decisione del Parlamento deriva dalle proteste degli ambulanti, con alcune manifestazioni di piazza, l’ultima delle quali a Roma il 14 febbraio. Dunque anche i possessori di licenza a San Pantaleo tirano un sospiro di sollievo. Va anche detto che i criteri per la redazione delle graduatorie, non è piaciuta a molti degli attuali assegnatari, fermo restando che il comune di Olbia, nel formulare il bando, è rimasto ovviamente all’interno del perimetro della normativa vigente. In particolare, è stato contestato il fatto che mentre la Bolkenstein non limita a soli 15 anni la considerazione dell'anzianità, questo invece è scritto nei criteri di valutazione usati dal Comune di Olbia, nel Bando di San Pantaleo. «Questo – sottolineano alcuni concorrenti – è assai penalizzante per gli operatori iscritti da lunga data, ai quali non viene data alcuna precedenza per gli anni di iscrizione in più, mentre una lunga iscrizione ingloba professionalità nel settore e adempimenti di legge, come regolarità contributiva, fiscale e dei vari tributi». Contestato anche il fatto che sette posti, di assegnatari dal 2007 al 2011 non sono stati messi a bando. (en.g.)

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