La Nuova Sardegna

Olbia

Un’asta per l’affitto del palazzo della Rsa

di Giandomenico Mele
Un’asta per l’affitto del palazzo della Rsa

Bando sul sito del Comune: base di 25mila euro al mese per 6 anni. Chi subentra non può cambiare la destinazione d’uso

17 febbraio 2017
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OLBIA. Il mercato immobiliare ha le sue regole. La fine del servizio della Rsaa Sole di Gallura potrebbe coincidere con la nuova vita dell'edificio di via Tavolara, di proprietà dell'Inail e pronto ad essere affittato al miglior offerente. Sono passati pochi giorni dal trasloco definitivo dei pazienti, con la cessazione del servizio della cooperativa La Fenice, che sul sito del Comune di Olbia è comparso il bando per la locazione dello stabile, con destinazione d'uso a residenza sanitaria assistenziale per anziani. Un passo ufficiale, che era stato anticipato già nel luglio del 2015 da una manifestazione d'interesse per la ricerca di possibili contraenti da parte dell'Inail, proprietaria dell'edificio costruito in vista del Giubileo, che aveva da tempo notificato un'ingiunzione di sfratto alla Fenice per mancato versamento di diversi affitti arretrati.

Il bando. Il bando, che scade il 15 marzo, prevede un canone di locazione a base d'asta che parte da 300 mila euro l'anno (25 mila euro al mese), per una durata di sei anni rinnovabili per altri sei. Sarà individuata per la stipula del contratto di locazione l'offerta, al rialzo, più alta rispetto all'importo base. Un aspetto importante riguarda la destinazione d'uso, visto che è legata a doppio filo con il futuro mantenimento di un servizio di Rsa nel territorio. Il bando specifica con chiarezza che la destinazione comprende le Rsa, le case protette, le residenze assistite, i centri diurni e ogni altro tipo di accoglienza residenziale transitoria. Potranno inoltre essere svolte in via residuale le attivita accessorie a quelle primarie, quali poliambulatorio (anche intramoenia), riabilitazione e trasporto malati. La sua destinazione risulta vincolata alle finalita sociali di Rsa e attivita assimilabili ai sensi della legge "Grande Giubileo" del 2000) fino al 2020 compreso.

Messa a norma. Dunque la destinazione vincolata durerà fino al 2020, quale sarà dopo il destino di quell'edificio? Anche perché il palazzo potrebbe dover ricevere un nuovo accreditamento per svolgere funzioni di Rsa e per farlo, come confermato dall'Inail, sono necessari lavori di adeguamento della struttura. Dall'impianto antincendio a quello elettrico, più altri lavori indispensabili per adeguare lo stabile alle norme di sicurezza e ai requisiti necessari per lo svolgimento di attività di tipo sanitario. L'importo richiesto per il completamento di questi lavori non è ufficiale, ma potrebbe aggirarsi intorno ai 500 mila euro, anche se non si possono escludere importi superiori. Su chi si farà carico di questi lavori resta il punto interrogativo. Si presume che debba essere raggiunto un accordo tra l'Inail e il soggetto che si aggiudicherà l'appalto.

L’edificio. Lo stabile ha una superficie commerciale valutata in 6.600 metri quadrati, composta da quatto piani, più un piano seminterrato e due piani interrati: con una capacità alberghiera di 137 posti letto distribuita su 66 camere doppie e 5 camere singole. L'immobile dispone attualmente di un accreditamento presso la Regione per 120 posti letto complessivi, con finalità di Residenza sanitaria assistita. Ogni piano è dotato di ambulatori per medicazioni e aree per il personale di servizio. Tra gli spazi comuni sono comprese la cucina, sala mensa e sala ricreativa per una superficie di 156 metri quadri. Più palestra, piscina per la riabilitazione e i parcheggi coperti dei due piani interrati.

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