La Nuova Sardegna

Olbia

Invasi del Limbara, no allo svuotamento

Invasi del Limbara, no allo svuotamento

Il Fiu contesta la procedura e chiama in causa diversi Comuni: «Manca un vero piano di gestione»

05 marzo 2017
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BERCHIDDA. Si parla di Limbara, e non sempre sono rose e fiori. E così, ancora una volta, il Fiu definisce “scellerata" la gestione del territorio nel Limbara in relazione allo svuotamento invernale degli invasi artificiali, come decreta una legge regionale del 2007.

«In mancanza delle risorse per gli interventi sugli invasi - si legge in un comunicato del Fronte Indipendentista Unidu - questi vengono in via precauzionale svuotati all'inizio della stagione umida. Allo stato attuale, quasi tutti gli invasi sono vuoti, tranne Li Sciucchi sul quale generalmente si interviene in un secondo momento e - tendenzialmente - si cerca di non svuotarlo completamente». Tutto questo contrasterebbe con la definizione dell'area del Limbara come sito di importanza comunitaria, rimarcando la mancata adozione di un piano di gestione. «Oltre all'importanza cruciale per la stagione antincendio, nel caso specifico del Monte Limbara, i piccoli bacini rappresentano un importante rifugio per molte specie rare e di notevole interesse scientifico, inserite nella Red List dell'Iucn, la cui sopravvivenza sarebbe fortemente compromessa dallo svuotamento degli stessi». La mancanza di un vero e proprio piano di gestione determinerebbe, secondo il Fiu, l'assenza di un concreto riferimento amministrativo, pregiudicando la possibilità di attingere a numerosi finanziamenti. A venire chiamati in causa sono i diversi Comuni ed enti che hanno rapporti di varia natura col monte Limbara, a partire dal Comune di Berchidda, al quale il Fiu si rivolge esplicitamente. «Come indipendentisti - si legge infatti nel documento - chiediamo che il Comune di Berchidda e quelli interessati dalla gestione del Limbara si occupino, nuovamente, della questione e nel più breve tempo possibile e si adoperino affinché il Sic Limbara diventi realmente un volano di sviluppo del territorio, a partire dall'adozione degli opportuni strumenti amministrativi. Rimarchiamo come sia molto grave che ogni anno puntualmente ci si trovi punto e a capo e si svuotino gli invasi quasi di nascosto. Il consiglio comunale di Berchidda, informato da segnalazioni di privati cittadini, si riunì in via straordinaria il 13 marzo 2014 esprimendosi unanimemente contro la previsione dello svuotamento, richiedendo allo scopo una deroga e l'interruzione immediata della procedura. Purtroppo, constatiamo come ogni anno la situazione sia la stessa. Urge un intervento, anche legislativo da parte della Regione in modo chiaro e definitivo, come andrebbero chiarite le ragioni dello svuotamento da parte del personale dell'Ente Foreste (oggi Forestas) sul versante berchiddese, dal momento che queste zelanti procedure vengono avviate unicamente in questo caso». (g.pu.)

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