La Nuova Sardegna

Olbia

La “protesta delle pance” arriva a Roma

La Maddalena, interrogazione del M5Stelle e lettera del consigliere Fasolino al ministro Lorenzin

08 marzo 2017
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LA MADDALENA. La “protesta delle pance” scuote la politica. Le future mamme riescono ad accendere i riflettori sul Punto nascita chiuso. La foto dei loro pancioni, la lettera e il video al ministro della Salute Beatrice Lorenzin riportano al centro dell’agenda politica la situazione dell’ospedale Paolo Merlo. Dopo l’interpellanza del deputato Mauro Pili, Unidos, il Movimento 5 stelle presenta un’interrogazione alla Lorenzin al Senato con prima firmataria Manuela Serra. E il consigliere regionale di FI, Giuseppe Fasolino, scrive una lettera alla responsabile del dicastero.

L’interrogazione M5Stelle. La senatrice Serra porta a Roma la battaglia delle mamme isolane per chiedere la riapertura del Punto nascita, chiuso perché al di sotto del numero di parti, 500, stabiliti dal ministero. «Il Governo intervenga per tutelare il diritto alla salute delle mamme e dei loro bambini. La scelta di chiudere il punto nascita rischia di produrre conseguenze estremamente sfavorevoli per gli abitanti. Il vento, che spesso soffia impetuoso, rende spesso difficili gli spostamenti in elicottero o traghetto. Tali condizioni meteo possono costituire un serio rischio in caso di complicazioni della gravidanza. Intendiamo verificare la disponibilità del governo a modificare le disposizioni del decreto 70 e rendere obbligatorio per le regioni, non solo facoltativo, l'istituzione di presidi ospedalieri di base nelle zone particolarmente disagiate, come nel caso della Maddalena».

La lettera alla Lorenzin. «La forte preoccupazione delle future mamme, la loro accorata protesta, ma soprattutto l’inaccettabile chiusura del punto nascita mi hanno indotto a inviare una nota urgente al ministro Lorenzin affinché un suo intervento permetta nuovamente alle mamme maddalenine di partorire in tranquillità e in sicurezza. Non è la solita rivendicazione di un territorio costretto a sottostare a rigidi schemi e protocolli sanitari, ma delle specificità dell'isola. Qui alle criticità del trasporto via terra, lungo una rete viaria inadeguata, si aggiungono quelle del trasporto via mare soggette alle "bizze" del tempo. Condizioni atmosferiche sfavorevoli che con molta probabilità non potrebbero essere superate neanche con l’ausilio dell’elicottero come auspicato dalla Regione».

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