La Nuova Sardegna

Olbia

Sporcizia e inciviltà nelle vie del centro, la rabbia dei residenti

di Angelo Mavuli
Sporcizia e inciviltà nelle vie del centro, la rabbia dei residenti

Carolina e Paolo Tavelli guidano la lotta per i bagni chimici «Le nostre strade trasformate in orinatoi a ogni evento»

11 marzo 2017
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TEMPIO. Occorre dotare la città di bagni chimici. Con un circostanziato e lunghissimo esposto i coniugi Carolina e Paolo Tavelli hanno denunciato a diverse autorità pubbliche, «tutta una serie di incresciosi ed incivili comportamenti verificatesi in diverse via cittadine, fra cui anche la loro, nelle giornate clou del carnevale tempiese, quando a causa dell’inesistenza di servizi igienici pubblici anche provvisori, le vie adiacenti alla sfilate sono diventati veri e propri orinatoi e discariche a cielo aperto». L’esposto è stato inoltrato, fra gli altri, al prefetto di Sassari, ai carabinieri della compagnia di Tempio, al commissariato, all’Asl di Olbia, al comando della polizia locale ed al sindaco di Tempio, affinché, ognuno nella propria competenza, si adoperi, per risolvere l’annoso problema igienico che affligge la città a ogni manifestazione. Il venerdì successivo al giovedì grasso di quest’anno, quando la circostanza, come tutti gli anni si era puntualmente ripetuta, la coppia era andata in Comune a protestare. La risposta era stata immediata e nello stesso giorno, nelle vie trasformate in orinatoio era stata mandata una idro pulitrice che aveva lavato e disinfettato le strade prese di mira. Lavoro encomiabile ma inutile in quanto le giornate successive, quando la città è stata invasa da migliaia di visitatori, il fenomeno si era regolarmente ripetuto, scatenando la reazione degli abitanti. I due coniugi, questa volta, hanno preferito denunciare con atti ufficiali una situazione non più sopportabile. «Destinata a ripetersi anche in altri eventi affollati». Carolina Tavelli, psicologa che assieme al marito Paolo, da anni ha deciso di abitare a Tempio, non è nuova ad interventi e proteste pubbliche di questo tipo. Oltre alla lotta contro i posteggi a pagamento, memorabile rimane la sua battaglia, come cittadina della società civile, contro i famigerati derivati. Attaccando prima la giunta Pintus e costringendo successivamente la giunta Frediani ad uscire dalla trappola dei derivati e ad intentare causa all’Istituto di credito responsabile. I fatti le hanno dato ragione. All’inizio del 2016 il comune che aveva vinto la causa è stato risarcito con 250 mila euro. Ora comincia la battaglia per dotare la città di bagni chimici permanenti, curati e puliti.

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