La Nuova Sardegna

Olbia

Revoca domiciliari, in Cassazione il caso di Spano

Si è svolta ieri pomeriggio a Roma, davanti ai giudici della Corte di Cassazione, l’udienza sul ricorso contro l'ordinanza di custodia cautelare e la decisione del tribunale del riesame di Roma di...

17 marzo 2017
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Si è svolta ieri pomeriggio a Roma, davanti ai giudici della Corte di Cassazione, l’udienza sul ricorso contro l'ordinanza di custodia cautelare e la decisione del tribunale del riesame di Roma di respingere le istanze di annullamento e rimessa in libertà per Manuel Spano. L’imprenditore olbiese, difeso da Alessandro Desini e Guido Datome è infatti agli arresti domiciliari dal primo dicembre 2016, dunque da tre mesi e mezzo, per la vicenda che vede coinvolti anche il giudice Vincenzo Cristiano e l’imprenditore napoletano Umberto Galizia, anche loro agli arresti domiciliari. I tre, coinvolti nell'inchiesta condotta dalla Procura della capitale, sono accusati di corruzione. Solo oggi si dovrebbe però sapere la decisione dei giudici della Corte di Cassazione in merito al ricorso presentato da Datome e Desini. Il 22 marzo è invece i giudici dovranno decidere sul ricorso identico dei legali di Vincenzo Cristiano, che sono Giovanni Azzena e Gerolamo Orecchioni, e che tende ugualmente a rimettere in libertà il magistrato napoletano da anni operante nel tribunale di Tempio Pausania. Umberto Galizia, invece, è assistito dall’avvocato Riccardo Polidoro. I tre imputati dovranno comparire davanti al collegio giudicante del tribunale di Roma per la prima udienza del giudizio immediato, il 4 maggio, data fissata dal gip per l'avvio del processo contro di loro.

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