La Nuova Sardegna

Olbia

Cambia ancora il progetto e il ponte resta un sogno

di Dario Budroni
Cambia ancora il progetto e il ponte resta un sogno

Faccia a faccia in assemblea il sindaco, la giunta e gli abitanti di Isticadeddu Nizzi: «Abbiamo adeguato l’opera alla nuova strada per l’ingresso in città»

19 marzo 2017
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OLBIA. La lista dei problemi è particolarmente lunga. Tra strade ancora da asfaltare e acqua non potabile il quartiere di Isticadeddu non se la passa benissimo. Ma i cittadini del rione a ovest della città, da circa un anno e mezzo, hanno un pensiero fisso: il ponte sul rio Siligheddu. Ieri sera però ne hanno potuto parlare direttamente col sindaco, che si è presentato a una assemblea organizzata dal comitato di quartiere. Settimo Nizzi ha illustrato i motivi dei ritardi che stanno caratterizzando la costruzione dell'opera in fondo a via Vittorio Veneto. Il sindaco ha spiegato che il Comune ha dovuto completamente modificare il progetto originario per adeguarlo ai lavori che presto interesseranno la strada d'ingresso alla città. Nizzi ha preferito non sbilanciarsi sulla data del taglio del nastro, anche se ha annunciato che ormai si è in dirittura di arrivo.

Ponte modificato. Il tenore degli interventi dei cittadini era più o meno questo: «Ma quanto ci vuole per finire questo ponte?». Poi è arrivato Nizzi. Ha ascoltato le domande degli abitanti di Isticadeddu e ha fatto un po' il punto della situazione. «Quel ponte era stato progettato in maniera diversa da come lo stiamo realizzando noi - ha detto il sindaco -. Abbiamo rivisto il progetto da capo e cambiato le modalità costruttive». Il progetto del ponte sul Siligheddu, disegnato ai tempi dell'amministrazione Giovannelli, è stato dunque modificato. E questo perché, nel frattempo, l'attuale giunta ha progettato il completo rifacimento dell'ingresso ovest di Olbia, dalla circonvallazione fino al ponte stesso, tratto in cui sarà allargata la carreggiata e saranno realizzate delle rotatorie. «Se ci fossimo basati sul progetto originario, avremmo fatto una grande opera in un deserto - ha continuato Nizzi -. Dunque noi abbiamo adeguato il progetto del ponte a quello della nuova strada. In questo modo la carreggiata avrà sempre la stessa larghezza e avremo un ingresso città degno di questo nome».

Conto alla rovescia. Subito qualcuno ha domandato: «E la data di inaugurazione?». Settimo Nizzi, dopo una lunga serie di rinvii, non si sbilancia. «Le opere vanno fatte bene - ha detto il sindaco - Avevo detto dicembre? Poi gennaio? Purtroppo in questi mesi ci sono stati anche dei problemi. Sono cose che succedono quando si fanno dei lavori. Anche quando devi spostare un solo tubo servono soldi e tempi tecnici, ci sono delle regole da seguire. Comunque, come potete ben vedere, ormai manca davvero poco. E vi prometto che la viabilità sarà aperta anche prima di terminare il resto delle opere connesse al ponte».

La frecciatina. Gli abitanti di Isticadeddu, tra le altre cose, hanno chiesto di mettere in sicurezza gli argini del Siligheddu. «Non possiamo toccare nulla - ha detto Nizzi -. Inoltre abbiamo degli scontri con la Regione, che vuole realizzare vasche e allargare i canali. Noi siamo per un progetto alternativo. Ma a oggi quello che vale è quello della Regione. La stessa Regione che ci aveva accusato di aver perso qualche mese, mentre sta dimostrando di non brillare certo per velocità di realizzazione delle opere».

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