La Nuova Sardegna

Olbia

Lavori sulla Olbia-Sassari trecento famiglie in rivolta

Lavori sulla Olbia-Sassari trecento famiglie in rivolta

La rabbia di residenti e aziende di Su Canale per le condizioni delle strade interne Buche e niente illuminazione e segnaletica. Rita Padre: incontro con la Regione

26 marzo 2017
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OLBIA. Intrappolati in un disagio che comporta pericolo, danni e spese. Trecento famiglie e una ventina di attività economiche che si trovano lungo le strade laterali della Olbia-Sassari, nel tratto Olbia-Su Canale, non sanno più a quale santo rivolgersi per chiedere la risistemazione delle strade complanari che versano in condizioni disastrose, dopo i lavori dei lotti 7 e 8. La protesta è stata raccolta dal Comitato popolare quattro corsie Olbia-Sassari che nei giorni scorsi ha incontrato residenti e commercianti della zona. Al termine dell’assemblea, è stato deciso di chiedere alla struttura tecnica regionale un incontro urgente ad Olbia.

Nei locali di Confindustria, dove si è svolta la riunione, cittadini e titolari delle attività hanno denunciato il grave pericolo nel percorrere quotidianamente, e più volte nell’arco di una sola giornata, queste strettoie in parte sterrate, totalmente prive di segnaletica e illuminazione, piene di buche e dossi dai quali non drena nemmeno l’acqua piovana. «Gran parte dei residenti – spiega il presidente del Comitato, Rita Padre – spende tempo e soldi propri per riparare, ogni pochi giorni, i tratti più disastrati». I disagi si estendono anche alle attività commerciali: inevitabile, con le strade in quelle condizioni, registrare un calo di clienti. E, quindi, economico. Un’emorragia che va avanti da due anni. «Si stima un passaggio di circa 800 mezzi al giorno tra betoniere, camion della raccolta del latte, mezzi per il ritiro della differenziata e automobili – aggiunge Rita Padre –. E all’unisono lamentano la “rovina” di mezzi e auto.Emblematici gli episodi raccontati da alcuni cittadini. Costretti non solo a spendere di tasca propria, ma anche a subire disagi e situazioni di pericolo. Poco tempo fa, ad esempio, hanno raccontato, «è stato richiesto l’intervento dei carabinieri per una rapina in atto in un’abitazione e perfino loro, non trovando facilmente gli accessi, sono arrivati sul posto dopo aver richiamato un paio di volte e a rapina messa a segno». Difficoltà anche per i mezzi di soccorso. «Il mese scorso è stato chiesto l’intervento di un’ambulanza per soccorrere un infermo colpito da malore. È arrivata a destinazione dopo un’ora e varie telefonate per avere indicazioni sulle uscite da prendere da Olbia e sulle stradine da percorrere». Perfino gli operai che si occupano del ritiro dei rifiuti hanno lamentato più volte la difficoltà a raggiungere abitazioni e aziende. La presidente del Comitato ha riferito all’assemblea che la Regione ha già messo a disposizione oltre 10 milioni di euro per la realizzazione di un’ importante arteria complanare e di un ponte alle porte di Olbia. Si attende ora l’incontro con la struttura tecnica regionale. (t.s.)

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