La Nuova Sardegna

Olbia

Mancano i vaccini, blocco degli allevamenti

La carenza del sierotipo 4 rischia di creare gravi problemi agli allevatori. Coldiretti lancia l’allarme

27 marzo 2017
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TEMPIO. L’improvvisa carenza di vaccini del sierotipo 4 e la perdurante siccità preoccupano gli allevatori galluresi. Per gli allevatori galluresi, dopo un periodo di relativa calma, conquistata peraltro con furenti lotte improvviso si profilo nuovamente lo spettro del blocco della movimentazione dei bovini. Problema che qualche anno fa, per una serie di vicende burocratiche, stava seriamente rischiando di annientare l’importante settore, impossibilitato a mettersi alla pari sul mercato con altre realtà continentali. Il pericolo di un nuovo blocco arriva dalla carenza del vaccino del sierotipo 4, senza la cui somministrazione i capi sardi non possono varcare il mare verso le altre regioni d’Italia. A denunciare quanto sta accadendo è la Coldiretti nord Sardegna. «Si tratta di un problema grave e inaspettato che riguarda una larga porzione di allevatori e che potrebbe generare un danno economico di svariati milioni di euro – spiega il presidente Gianbattista Manduco –. In molti comuni non è possibile avviare la movimentazione dei bovini fino al completamento della profilassi vaccinale. A Olbia, Monti, Sant’Antonio di Gallura, Telti e Loiri, solo per citarne alcuni, è obbligatorio intervenire sui propri animali sia con il sierotipo 1 che con il 4. Quest’ultimo però è diventato introvabile. A questo punto è necessario un intervento immediato affinché si trovi una soluzione che consenta agli allevatori di vendere il loro bestiame».

Da Manduco, che annuncia anche l’interessamento al problema dell’associazione Apa, parte anche un accorato appello all’assessorato regionale all’Agricoltura e all’Istituto zooprofilattico perché si adoperino, ognuno per le proprie competenze, e anticipino una parte delle vaccinazioni destinate agli ovini a favore del comparto bovino, in attesa che la quota del sierotipo 4 venga reintegrata. «L’attuale problema però – aggiunge il presidente Manduco – è reso ancor più drammatico, con il passare delle ore, dalla siccità aggravata dall’assenza di precipitazioni che ha caratterizzato le ultime settimane. I terreni sono aridi. Dar da mangiare ai bovini sta diventando, per gli allevatori del nord Sardegna sempre più difficile. È indispensabile che la Regione intervenga subito con norme e interventi appropriati». (a.m.)

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