La Nuova Sardegna

Olbia

Denuncia due medici: rifiutano la visita

di Angelo Mavuli
Denuncia due medici: rifiutano la visita

Una donna racconta la sua odissea dopo una richiesta di intervento a domicilio e presenta un esposto al distretto sanitario

29 marzo 2017
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TEMPIO. Due medici della guardia medica si sarebbero resi protagonisti domenica scorsa di un comportamento di malasanità ora al vaglio della direzione del Distretto Sanitario di Tempio. Vittima dell’episodio una donna di 59 anni, affetta sin da giovane dal morbo di Crhon,( malattia cronica intestinale che provoca dolori atroci) e da altre patologie autoimmuni, che riducono le sue capacità fisiche al punto tale che le è stata riconosciuta, da tempo, un'invalidità civile pari al 75 per cento.

Il racconto. «Domenica 26 marzo - racconta la signora - sono stata colta da una colica legata alla mia patologia, con dolori fortissimi e crampi. In concomitanza, ho accusato anche dolori alla schiena a causa di ernie discali multiple che mi costringono a letto. Contrariamente ad altre volte, in cui sono riuscita, seppur con difficoltà, a recarmi in ospedale, questa volta, a causa della fortissima intensità del dolore e al malessere generale, non ce l’ho fatta».

La donna, che fa nome e cognomi dei due medici in turno (un uomo e una donna), spiega di avere richiesto una visita a domicilio, ricevendo un secco rifiuto, con la motivazione che “il corridoio (che nel Paolo Dettori funge anche da sala d’attesa per la guardia medica ndc), era stracolmo di pazienti che aspettavano».

I rifiuti. «Il caso ha voluto - prosegue la donna sarcasticamente -, che in quello stesso momento si trovasse in ospedale, per visitare un parente, mio figlio. Il quale, immediatamente informato della cosa, dal quarto piano in cui si trovava, è sceso al secondo dove si trova la guardia medica e dove non c’era nessuna traccia di pazienti in attesa». Anche la richiesta del figlio della donna per una visita a domicilio per la madre, non ha avuto però miglior fortuna di quella inoltrata dalla paziente. Soprattutto, la dottoressa avrebbe usato parole forti. descritte nell’esposto, ribadendo il suo diniego. Per far smuovere i due medici, c’è voluta la minaccia di rivolgersi ai carabinieri».

Le scuse. Ma anche quando i medici hanno deciso di muoversi per andare a fare la visita a domicilio, non sono mancate le difficoltà. La dottoressa infatti, ha detto di non avere la macchina e il medico di non poter usare la propria per un problema ad un filtro. A mettere fine alla discussione, è stata la guardia giurata che ha messo a disposizione la propria auto.

La visita. «Non sono stata visitata - dice la donna -. La dottoressa ha continuato a polemizzare e solo dietro mio suggerimento, mi hanno somministrato, per via intramuscolare, dividendosi il compito, una fiala di Spasmex la dottoressa, e una fiala di Voltaren il dottore». Dalla donna arriva il ringraziamento alla guardia giurata, poi la richiesta affinché chi di competenza intervenga con provvedimenti disciplinari adeguati, prima dei provvedimenti giudiziari che potrebbero essere richiesti contro i due.

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