La Nuova Sardegna

Olbia

AGGIUS

Gli antichi riti della Settimana Santa, si comincia oggi

Gli antichi riti della Settimana Santa, si comincia oggi

AGGIUS. Prendono avvio oggi, giornata della benedizione delle palme, i riti della Settimana Santa. Riti secolari, risalenti al tardo Medioevo, e ricalcanti forme di sacre rappresentazioni teatrali...

09 aprile 2017
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AGGIUS. Prendono avvio oggi, giornata della benedizione delle palme, i riti della Settimana Santa. Riti secolari, risalenti al tardo Medioevo, e ricalcanti forme di sacre rappresentazioni teatrali introdotte dalla Chiesa per portare a livello di popolo, coinvolgendolo, i misteri della Passione, Morte e Resurrezione di Cristo. Riti che, nella forma originaria, in Gallura perdurano solo a Aggius, grazie all'atavica presenza e azione delle confraternite religiose di Santa Croce e del Rosario.

Stamattina una processione partirà da quest'ultima chiesa, con fedeli recanti fascelli di ulivo e palme e raggiungerà il sagrato della chiesa parrocchiale di Santa Vittoria. Il cui portale risulterà chiuso mentre all'interno risuona l'eco di un coro tradizionale: gli risponde dall'esterno un altro coro ed ecco il portale aprirsi e i fedeli introdursi in chiesa per il primo rito tradizionale e la distribuzione delle palme.

E' una giornata di goia, in ricordo della festosa entrata di Cristo a Gerusalemme. Si arriva così, dopo una Via Crucis notturna il mercoledì, a giovedì e la Settimana Santa entra nel vivo, con cerimonie nella chiesa parrocchiale che rievocano la lavanda dei piedi degli apostoli da parte di Gesù. Fa da colonna sonora l'antico canto tradizione da parte dei cori locali e dei confratelli, questa volta però improntato alla tristezza. Il clou si raggiunge il venerdì, Venerdì Santo, con la visita in processione, con i simulacri del Cristo in croce e della Madonna addobbata a lutto, a sepolcri allestiti nelle chiesette dell'abitato del paese, il rientro in parrocchiale per la cerimonia della deposizione dalla croce e l'accompagnamento del corpo del cristo alla contigua chiesa di Santa Croce. Il canto rituale è questa volta il Miserere.La comunità dei credenti entra così in lutto, con relative antiche cerimonie in chiesa nel corso della giornata di sabato. La gioa riesplode nel corso della messa notturna fra sabato e domenica, Domenica di Resurrezione appunto, con l'incontro del Cristo Risorto e la mdre Maria. Due processioni, con i rispettivi simulacri, muoveranno dalle chiese del Roasrio e di Santa vittoria per incontrarsi - "l'intoppu" - nella piazza pricipale del paese, dove è convenuta anche la locale banda musicale: il canto tradizione in questo caso è il "Regina coeli, laetare, allelluia", canto di gioia e di speranza. (t.b.)

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