La Nuova Sardegna

Olbia

Ladri e scippatori in ciclomotore incastrati dai video

Ladri e scippatori in ciclomotore incastrati dai video

I due arrestati per mesi hanno terrorizzato mezza città Telecamere e appostamenti nelle indagini dei carabinieri

12 aprile 2017
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OLBIA. Incastrati dalle immagini delle telecamere e dagli appostamenti dei militari. Così, i carabinieri del reparto territoriale di Olbia sono riusciti a risalire a quelli che ritengono essere gli autori di numerosi furti su automobili e scippi di borsette messi a segno negli ultimi mesi in città. In cella, nel carcere di Bancali, sono finiti Martino Puggioninu e Gian Luca Deiana, olbiesi di 28 e 41 anni, con numerosi precedenti di polizia, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Tempio su richiesta del procuratore Domenico Fiordalisi.

I due sono accusati di furti con strappo, ovvero scippi, rapina impropria e ricettazione, in concorso tra loro. Portafogli e cellulari erano gli obiettivi dei due che agivano sempre insieme, in sella a una moto. Risultata anche questa rubata.

In un solo giorno, il 28 novembre 2016, così emerge dalle indagini dei carabinieri, al comando del tenente colonnello Alberto Cicognani, Puggioninu e Deiana, dopo aver raggiunto alle spalle in sella a uno scooter Piaggio, le vittime, avrebbero strappato due borsette ad altrettante donne: una di Olbia (il fatto è accaduto poco prima di mezzogiorno), l’altra, una cittadina senegalese (intorno alle 18), ripetutamente strattonata nel tentativo di rubarle la borsa, tanto da trascinarla e farla cadere. Le vittime hanno presentato denuncia in caserma. Da queste e da altre denunce per furti e scippi è partita l’attività di indagine dei militari: preziose si sono rivelate le immagini delle telecamere di videosorveglianza che, insieme ai racconti delle derubate e dei testimoni, hanno consentito ai carabinieri di risalire ai presunti autori dei reati. Le indagini svolte dai carabinieri hanno consentito inoltre di raccogliere gravi indizi di colpevolezza anche in relazione alla responsabilità di numerosi furti, almeno 8, in danno di donne che avevano lasciato incustodite borsette e portafogli nelle proprie autovetture mentre si recavano a prendere i figli all'uscita da scuola. La tecnica era sempre la stessa: i due si appostavano e appena notavano una mamma che nella fretta lasciava la macchina aperta per pochi secondi, rubavano tutto quello che trovavano sul sedile e poi scappavano. (t.s.)

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