La Nuova Sardegna

Olbia

Lavori in via delle Terme ora c’è un ricorso al Tar

Lavori in via delle Terme ora c’è un ricorso al Tar

La delibera del consiglio comunale rivoluziona l’area ma serve l’ok della Regione Una famiglia si oppone al passaggio della nuova strada nel terreno di proprietà

14 aprile 2017
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OLBIA. La battaglia di Via delle Terme è solo all’inizio. Una delibera passata in consiglio comunale a fine febbraio (minoranza astenuta) prevede di stravolgerla, prolungandola sino a unirla con Vico Putzu, ora senza sbocchi. Una decisione che è stata presa apportando una variante sia al Piano Particolareggiato del Centro Storico, che al Programma di Fabbricazione della città di Olbia. Su quel progetto, aveva presentato un’osservazione la famiglia Forteleoni, perché prevede il passaggio della strada all’interno della proprietà della famiglia. Una osservazione che cercava di venire incontro alle esigenze del comune senza però stravolgere troppo il terreno di proprietà. Quell’osservazione è stata bocciata e così la famiglia Forteleoni si è appellata al Tar per l’annullamento della delibera. Il Comune a suo volta ha deciso di resistere in giudizio e i magistrati si sono già riuniti nei giorni scorsi prendendo una decisione che lascia la questione in sospeso.

La memoria difensiva del comune (legale Sabrina Serusi) infatti conteneva un’eccezione: gli atti impugnati sono al momento inefficaci perché è in corso la verifica di coerenza e l’approvazione paesaggistica da parte della Regione. Un passaggio fondamentale ogni qual volta si proceda a varianti urbanistiche.

Per questo motivo, il Tar della Sardegna ha deciso che l’istanza cautelare presentata dall’avvocato Angelo Mocci per conto dei Forteleoni non può essere accolta.

Evidente che, comunque, non si tratti di una vittoria del Comune di Olbia, visto che al momento occorre infatti attendere l’esito definitivo della verifica di coerenza da parte della Regione Sardegna , il cui esito non è scontato. L’intervento previsto dalla delibera infatti va a toccare una parte del centro storico della città, una proprietà con annessa abitazione storica, una via privata. Tutti fatti che potrebbero compromettere il buon esito della delibera.

Se la Regione la respingesse, per la famiglia Forteleoni i problemi cesserebbero subito. In caso contrario, l’avviato ricorso al Tar permette comunque di radicare la lite giudiziaria, magari arricchendola di altri fattori dopo aver letto il parere della Regione. Se i Forteleoni non avessero presentato ricorso, dopo 60 giorni non avrebbero avuto più diritto di potersi opporre in giudizio. (en.g.)

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