La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, arrivano 15 milioni per riqualificare le zone periferiche

di Enrico Gaviano
La stretta di mano fra Nzzi e Paci
La stretta di mano fra Nzzi e Paci

Nizzi e Paci firmano l’accordo fra la Regione e il Comune Interventi importanti alla Sacra Famiglia e a Poltu Quadu

14 aprile 2017
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OLBIA. La prima notizia, al di là del conosciuto progetto Iti che ieri ha chiuso l'iter definitivamente con la firma Comune-Regione, è che il sindaco Settimo Nizzi ha dato merito alla precedente amministrazione di aver avviato l'iter per l'agenda urbana. «Un anno fa - ha ricordato il primo cittadino - ci fu l'accordo fra l'amministrazione in carica e l'assessore Paci». E anche il vicepresidente della Regione si è mosso sul terreno dell'ecumenismo: «L'importante è che si vada avanti con i progetti. Qui c'è il sindaco di Olbia, lì Carlo Careddu che avrebbe potuto esserlo. Ora è Nizzi il punto di riferimento di questa città – ha osservato –, come Pigliaru è presidente della Regione e punto di riferimento per i sardi».

Un tentativo insomma di smussare toni e spigoli, anche se lo stesso Raffaele Paci ha anche ricordato, con tono severo, come fra Nizzi e la Regione non ci sia accordo sul piano di salvaguardia idrogeologica ma che "occorre muoversi con rapidità e attenzione per evitare che ci siano altre tragedie".

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L'agenda urbana. A Olbia arrivano 15 milioni di euro per una riqualificazione non solo nelle strutture ma anche del tessuto sociale dell'area che va dal ponte di ferro sino al teatro Michelucci, Cinque linee di intervento comprese nel progetto Iti (Investimenti territoriali integrati) che godono di fondi Por Fesr annualita 2014-2020, e che hanno già finanziato analoghe iniziative a Sassari e Cagliari, le altre due città sarde prescelte. Cinque le linee di intervento previste: a partire dalla riqualificazione naturalistica-ambientale con il "Parco urbano costiero/marino" fino alla realizzazione del percorso ciclopedonale, quindi l'inclusione sociale, la nascita del "Community Hub", e ancora la valorizzazione culturale-artistico ricreativa (MusMat; rifunzionalizzazione del Teatro Michelucci e la nascita di una biblioteca artistico-musicale internazionale), l'azione rivolta all'inclusione attiva, con i percorsi di cultura d'impresa e di aiuti all'occupazione.

Il progetto insomma, si muove su due direzioni: una è la riqualificazione dell’esistente, l’altro è l’inclusione sociale. Del primo aspetto fanno parte due importanti opere. Il primo è il nuovo MusMat, il museo della musica che prenderà il posto dell’ex mattatoio. Un’idea della vecchia amministrazione che Nizzi ha raccolto e rilanciato. Gli studenti olbiesi saranno chiamati a ideare il logo di questa struttura. L’altra opera è il teatro Michelucci sorto tanti anni fa, un vero capolavoro di architettura mai utilizzato appieno. E che verrà usato come biblioteca e libreria musicale interculturale. Per quanto riguarda l’inclusione, invece, tende a spezzare l’isolamento di un quartiere come Poltu Quadu, superando i rischi di marginalizzazione dei suoi abitanti.In generale, il progetto vuole anche a favorire i progetti di nuova imprenditoria e occupazione giovanile.

Gli interventi. Parterre di lusso per la firma finale dell’accordo Comune-Regione. Erano presenti infatti anche il deputato del Pd Gian Piero Scanu, l’assessore regionale all’agricoltura Pier Luigi Caria, i consiglieri regionali Giuseppe Meloni del Pd e Giuseppe Fasolino di Forza Italia, il vescovo di Tempio-Ampurias Sebastiano Sanguinetti. Quest’ultimo è intervenuto parlando del ruolo importante nell’inclusione da parte della chiesa e della rinascita della parrocchia di San Porziano. Ha preso la parola anche il deputato Gian Piero Scanu che, sollecitato anche dall’accenno fatto dal vicepresidente della Regione Paci, ha rilanciato il tema della Provincia Gallura. «C’è un progetto di legge presentato da tutti i consiglieri regionali del territorio – ha detto Scanu – ma anche la volontà di un intero territorio, che non può ritornare indietro dopo aver conquistato l’autodeterminazione».

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