La Nuova Sardegna

Olbia

Gli assistenti di volo vincono la causa

di Marco Bittau
Gli assistenti di volo vincono la causa

Il caso delle polizze assicurative per malattia: tre sentenze condannano la compagnia aerea a risarcire i dipendenti

30 aprile 2017
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OLBIA. Prima i piloti e adesso gli asssistenti di volo. Spuntano come funghi le cause civili intentate da dipendenti o ex dipendenti Meridiana e per la compagnia aerea non sono mai buone notizie. L’ultima in ordine di tempo arriva dal tribunale di Tempio, sezione lavoro e previdenza: tre sentenze fotocopia dichiarano Meridiana inadempiente di fronte all’obbligo contrattuale di assicurare i dipendenti assistenti di volo in caso di perdita del brevetto conseguente a malattia. Per questo il tribunale ha condannato la compagnia a risarcire gli assistenti di volo che avevano fatto causa. Le tre sentenze stabiliscono anche gli importi dovuti ai dipendenti: 25 mila e 565 euro ciascuno, oltre le spese del giudizio. Le tre sentenze sarebbero solo le prime di un lungo elenco di cause intentate dagli assistenti di volo. I procedimenti sono ancora in corso e per l’azienda il conto da pagare potrebbe diventare più oneroso. Insomma, la punta di un iceberg.

«Queste tre sentenze – dice l’avvocato Giommaria Uggias che, insieme al collega Cristian Muzzetto, ha assistito in giudizio gli assistenti di volo in tutti e tre i procedimenti – sono il risultato finale delle azioni ostinatamente messe in essere da Meridiana nei confronti dei suoi dipendenti. Il dispositivo delle sentenze non lascia spazio a dubbi: l’azienda non ha adempiuto all’obbligo contrattuale di assicurare gli assistenti di volo in caso di perdita dell’abilitazione».

Nelle sentenze è ricostruita la vicenda. Si parla di un assistente di volo che il 16 luglio 2012 è stato dichiarato dall’Istituto medico legale dell’Aeronautica militare non idoneo al rinnovo della licenza per l’esercizio di “attività previste dalla seconda classe di visita” a causa di malattia, con conseguente perdita dell’abilitazione al volo. A quel punto il dipendente si è visto rifiutare dalla compagnia d’assicurazioni l’indennizzo per la perdita del brevetto, «per non essere stata tale perdita determinata da infortunio». Inoltre, allo stesso dipendente, il 31 agosto 2012 Meridiana comunicava la risoluzione del rapporto di lavoro corrispondendo unicamente il Tfr e le residue spettanze retributive, senza l’indennità di mancato preavviso. A quel punto è iniziata la causa civile davanti al tribunale di Tempio. Il passaggio fondamentale è il passaggio dei dipendenti dal contratto di lavoro Meridiana a quello Eurofly. In pratica, al momento della malattia era vigente il contratto Meridiana del 2002 che obbligava la compagnia ad assicurare gli assistenti di volo in caso di perdita del brevetto (per un capitale di 103 mila euro). Invece al momento del giudizio di inidoneità permanente dei dipendenti era vigente il contratto di lavoro Eurofly 2005 che prevede in capo all’azienda l’obbligo della copertura assicurativa (risarcimento di 23 mila euro) a causa di infortunio o malattia. Inoltre, al momento della dichiarazione di inabilità era vigente anche un’altra polizza stipulata nel mese di aprile 2012 da Meridiana che contemplava esclusivamente la perdita del brevetto di volo conseguente a infortunio, con eslusione della causa di malattia. Un vortice di contratti e polizze che ha finito per lasciare i dipendenti senza copertura assicurativa.

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